Bankitalia, Visco: “Gli istituti taglino i costi, riducano gli stipendi dei manager e il numero dei componenti dei cda”

“Lo squilibrio attuale tra impieghi e raccolta stabile rende difficile in prospettiva il ritorno a un modello di crescita della redditività bancaria basato soprattutto sull’espansione dei volumi intermediati”, ha sottolineato Visco.

“Sono necessari interventi incisivi dal lato dei costi operativi, la cui flessibilità è modesta in relazione alle condizioni di fondo del settore”, ha aggiunto il governatore, chiedendo ai top manager di adeguarsi a queste nuove condizioni operative.

“Anche le remunerazioni degli amministratori e dell’alta dirigenza devono essere indirizzate all’obiettivo del contenimento dei costi”.

Le aggregazioni tra banche, ha spiegatoi ancora Visco, non hanno portato a “snellimenti incisivi dell’articolazione societaria dei gruppi” né a una “riduzione nel numero dei componenti degli organi amministrativi”.

Bankitalia ha rilevato che i primi 10 gruppi contano complessivamente 1.136 cariche, escludendo le società estere; oltre 700 per le sole banche controllate.

“Anche tra gli altri intermediari si osservano spesso composizioni pletoriche, che deresponsabilizzano i singoli consiglieri e si riflettono negativamente sulla funzionalità degli organi collegiali”.

Si tratta di assetti “costosi e non giustificati dalle competenze professionali necessarie” per gestire efficacemente un istituto di credito.

“Il recente divieto di detenere cariche incrociate tra imprese del settore finanziario è un’occasione anche per intervenire sulla numerosità dei consigli di amministrazione”, ha concluso Visco.

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