L’assemblea dei soci di Bcc Roma ha approvato la fusione con la Cassa rurale ed artigiana dell’Agro Pontino. La decisione è arrivata nel corso della riunione dedicata all’approvazione del bilancio 2023 e al rinnovo del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale per il triennio 2024-2026.
L’aggregazione, che ha ricevuto il via libera dall’Autorità di vigilanza, mira a valorizzare le competenze specifiche delle due banche, adottando strategie coerenti con le condizioni di mercato e le esigenze dei soci, sviluppando le finalità mutualistiche e adottando iniziative Esg nell’ottica di sostenere le imprese nel processo di transizione green.
La Bcc di Roma è oggi presente nel Lazio e in Abruzzo, Veneto e Molise, per un totale di oltre 500 comuni di competenza e 182 agenzie. Conta 424.000 clienti e 52.000 soci, cresciuti del 14,6% rispetto al 2022. La Cassa rurale ed artigiana dell’Agro Pontino porterà all’interno della Bcc di Roma le sue 14 agenzie, con 99 dipendenti e 2.700 soci.
“La fusione con la Cassa rurale ed artigiana dell’Agro Pontino è un’operazione che si fonda su validi presupporti strategici e di governo aziendale e che si connota altresì per una chiara valenza commerciale e territoriale – ha dichiarato il presidente della Bcc di Roma Maurizio Longhi -. L’operazione di aggregazione è una vera e propria unione con una banca dai solidi fondamentali e da sempre amministrata e gestita con grande rigore, correttezza e lungimiranza. Per entrambe le banche costituisce un progetto di ampio respiro, che tende a rafforzare la presenza del Gruppo Bcc Iccrea e della cooperazione di credito in un territorio di grandi potenzialità commerciali e di radicata tradizione mutualistica”.
L’assemblea ha poi rinnovato le cariche sociali per il prossimo triennio, ampliando, a seguito della fusione, la composizione del cda a 13 componenti e approvando la lista di amministratori e sindaci presentata dal presidente.
Per quanto riguarda il bilancio, al 31 dicembre 2023 la raccolta allargata della banca capitolina si attesta a 15,4 miliardi di euro (+7,8% sul 2022).
Positivo anche l’andamento degli impieghi, aumentati dell’1,5% per uno stock complessivo di quasi 10,2 miliardi.
L’utile netto ha raggiunto 95,4 milioni di euro ed è stato destinato principalmente al rafforzamento del patrimonio aziendale ed anche a fini di beneficenza e mutualità per rinnovare il sostegno del tessuto civico e sociale dei territori di appartenenza.
I fondi propri al 31 dicembre 2023 hanno raggiunto l’ammontare di 940 milioni. Il Cet1 della banca è pari al 19,3%, largamente superiore ai requisiti prudenziali richiesti.
È migliorata ancora la qualità del credito: il rapporto tra crediti deteriorati e impieghi al netto degli accantonamenti è sceso dall’1,2% del 2022 allo 0,3%, con copertura delle sofferenze incrementata dal 92,4% al 99,5%.
Per il direttore generale Bcc Roma Gilberto Cesandri, si tratta di “dati che confermano ancora una volta la nostra solidità e che continuano a premiare il nostro modo di fare banca, vicino ai territori dove operiamo. Numeri, che sono il frutto di un grande lavoro di squadra portato avanti dai nostri 1.500 dipendenti, donne e uomini quotidianamente impegnati al fianco delle nostre comunità”.
Per quanto riguarda la politica sociale e gli interventi di solidarietà e sostegno ai territori, i 27 comitati locali dei soci della banca, che distribuiscono nelle aree di competenza il cosiddetto “budget sociale”, nel 2023 hanno erogato quasi 2 milioni di euro a fondo perduto per attività di beneficenza a parrocchie, enti di volontariato e associazioni e per eventi di promozione, per un totale di 2.300 iniziative sostenute. Negli ultimi 20 anni il budget sociale erogato a fondo perduto è stato complessivamente di 32 milioni di euro, a sostegno di circa 38mila interventi sui territori di riferimento.