Berry Sea: tribunali fallimentari, iscrizioni +15% nel 2024. Procedure pendenti diminuite del 7%

Logo BerryNel 2024 le iscrizioni ai tribunali fallimentari sono aumentate del 15%, mentre sono diminuite dell’8% le procedure definite. Milano e Venezia sono i tribunali più efficienti, con un tasso di clearance (il tasso di ricambio, che rapporta il numero dei procedimenti definiti al numero di procedimenti sopravvenuti e al tasso di smaltimento, che collega i definiti al carico di lavoro, ovvero alla somma delle pendenze di inizio periodo e delle sopravvenienze) pari al 46%.

È quanto emerge da Berry Sea, l’osservatorio realizzato da Berry che ha analizzato l’attività dei tribunali fallimentari nazionali nel periodo gennaio-dicembre 2024 con un focus sulle prime venti sezioni per volume di attività, che aprono oltre il 50% delle procedure di tutta Italia (140 tribunali), ovvero: Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Busto Arsizio, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Modena, Monza, Napoli, Padova, Roma, Torino, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza.

L’analisi copre un ampio spettro di indicatori chiave, tra cui le performance dei tribunali, le variazioni regionali e mensili, oltre alla gestione dei casi pendenti.

Punti salienti dell’osservatorio

I dati raccolti dall’osservatorio Berry Sea rappresentano uno strumento prezioso per monitorare l’efficienza del sistema e individuare aree di miglioramento. Questo report conferma l’impegno delle istituzioni nel migliorare la gestione dei casi, a beneficio della comunità e della giustizia”, ha dichiarato Giacomo Fava, lead artificial intelligence engineer presso Berry.

L’analisi ha evidenziato che le iscrizioni complessive nei tribunali sono aumentate del 15% rispetto al 2023.

Il tasso di clearance, indicativo dell’efficienza nella gestione dei casi, ha raggiunto il 46% nella media nazionale, con picchi superiori all’80% in alcune sedi. Bari e Venezia si sono distinte per significativi miglioramenti rispetto all’anno precedente.

La performance nell’insieme dei top 20 tribunali italiani evidenzia Torino quale unico tribunale con clearance rate negativo, a causa di un incremento del 47% delle nuove liquidazioni rispetto al 2023, mantenendo costante il numero di procedure chiuse. Venezia, all’opposto, ha il miglior clearance rate (120%) grazie a un forte aumento di procedure concluse; Milano è il tribunale con il maggior numero di nuove procedure (756) e anche quello che ne chiude di più (1094), distanziando nettamente Roma (734 nuove e 827 chiuse). Degni di nota i tribunali di Bergamo e Brescia che hanno subito una forte diminuzione nelle procedure chiuse.

Variazioni regionali

L’osservatorio Berry Sea segnala alcune differenze a livello regionale. In particolare:

  • la Calabria ha registrato un incremento del 12% nel numero di casi definiti, con un aumento del 26% nelle iscrizioni;
  • l’Abruzzo ha mantenuto costanti i livelli di definizione;
  • la Basilicata ha visto un calo dell’8%.

Quanto al clearance rate, il valore più alto è stato registrato nelle Marche, con la chiusura di 442 procedure rispetto alle 183 nuove aperte, più del doppio. Mentre il Molise è l’unica regione con clearance rate negativo, ma data la bassa volumetria complessiva, il suo impatto sul quadro nazionale è marginale.

Tendenze mensili

L’analisi di Berry ha inoltre individuato alcune tendenze verificatesi nei primi 5 mesi dell’anno. Nel dettaglio:

  • gennaio: ha registrato un aumento del 5% nei casi definiti rispetto allo stesso mese del 2023, grazie a una ripresa delle attività post-festive che ha portato a una maggiore efficienza nelle definizioni;
  • marzo: ha subito una flessione del 9% nei casi definiti, attribuibile a un rallentamento nelle attività amministrative e a un incremento delle iscrizioni che ha sovraccaricato il sistema;
  • aprile e maggio: si sono distinti per un andamento stabile, mantenendo volumi di definizioni in linea con la media del primo semestre.

Nel secondo semestre ha invece evidenziato un’oscillazione nei volumi di definizioni, con picchi positivi a luglio (+4% rispetto al 2023) e cali significativi a novembre (-16%). Questi dati riflettono le dinamiche stagionali e le campagne di chiusura pendenti.

Gestione dei casi pendenti

Il numero di procedure pendenti al 31 dicembre 2024 è risultato pari a 50.107 (fallimenti e liquidazioni giudiziali) (erano 54.169 a fine 2023) in continua decrescita (-7%), con un clearance rate complessivo del 46%. Si chiude circa una procedura e mezza per ogni nuova procedura aperta.

Diminuiscono in maniera più significativa i fallimenti pendenti, che hanno registrato un calo del 24%, attestandosi a 35.784 alla fine dello scorso anno (erano 47.143 a fine 2023), “poiché non vengono più aperti nuovi casi, mentre le liquidazioni giudiziali stanno aumentando in maniera decisa 14.323 al 31.12.2024 (7.026 al 31.12.2023, +104%)”, precisa l’analisi.

L’osservatorio Berry Sea sottolinea infine che “il numero di nuove procedure è cresciuto del 15%, mentre le procedure definite sono diminuite dell’8% rispetto al 2023. Ciò rallenta la velocità di riduzione dei pendenti”.