Applica il modello dell’instant lending alla cessione del quinto il nuovo prodotto di Bibanca dedicato ai pensionati. Il prestito si chiama Quiq ed è stato lanciato sul mercato lo scorso 21 ottobre.
Obiettivo della società prodotto del gruppo Bper, specializzata in monetica, cessioni del quinto e prestiti personali, è quello di rendere il più possibile istantanea “una forma tecnica, quale la cessione del quinto, tradizionalmente associata a burocrazia, complessità e tempi lunghi”.
L’applicazione di un processo totalmente automatico rilasciato su front end e back end si propone di arrivare all’erogazione del denaro “potenzialmente senza alcuna lavorazione manuale”, con “evidenti efficienze di costo e vantaggi per tutti gli stakeholder: società prodotto, distributore e cliente”.
L’erogazione del prestito è prevista nell’arco di poche ore: la richiesta può essere effettuata direttamente in app oppure recandosi in filiale fisica o rivolgendosi a un agente. L’utente, afferma la società in un comunicato stampa, potrà constatare nella maggior parte dei casi l’accredito del capitale richiesto prima ancora di congedarsi o di abbandonare la app. Nei restanti casi, l’erogazione avverrà comunque entro poche ore lavorative rispetto agli attuali 15 giorni medi necessari per una erogazione tradizionale.
L’istituto non esclude di applicare il prestito, riservato al momento agli over 65, anche a target diversi, con conseguenti benefici in termini di economie di scala.
“Da alcuni anni ci è chiaro come la cessione del quinto possa confermarsi quale rilevante opportunità per le banche e per una platea ampia di clientela soltanto a condizione di evolvere rapidamente da prodotto tradizionalmente oscuro e di ultima istanza a soluzione semplice, leggera nei costi, trasparente e a forte contenuto digitale – dichiara Diego Rossi, direttore generale di Bibanca –. Crediamo fortemente nell’innovazione incrementale e anche attraverso questo approccio la cessione del quinto è diventata appunto un laboratorio di innovazione. I risultati ci stanno dando ragione: eroghiamo più di 40 milioni al mese e i volumi in 6 anni si sono quadruplicati, battendo ampliamente il mercato”.