Blockchain, quali applicazioni per i mercati finanziari? Uno studio del Swift Institute evidenzia necessità di collaborazione settoriale

Swift LogoLe trasformazioni tecnologiche e strutturali che stanno investendo il settore finanziario e bancario richiedono un approccio sempre più collaborativo da parte degli operatori, anche per quanto riguarda la tecnologia del momento, il blockchain, e le sue applicazioni nel sistema finanziario.

È quanto emerge dallo studio dello Swift Institute presentato oggi nell’ambito del Business Forum organizzato a Milano da Swift dal titolo “Costruiamo il futuro: Innovazione, trasformazione e la banca di domani”.

Alistair Milne, professore di Economia Finanziaria della Loughborough University, ha illustrato come la tecnologia blockchain abbia sì il potenziale per rivoluzionare il settore ma, perché si possa beneficiare pienamente dei vantaggi che ne derivano, sono necessari forti investimenti di tempo e risorse da parte delle istituzioni finanziarie, nonché un supporto regolatorio attivo che consenta di ridefinire i processi di business, a fronte di ritorni relativamente limitati nel breve termine.

La tecnologia blockchain, consentendo lo scambio di dati validati e condivisi con controllo crittografico, potrebbe ridurre significativamente i costi del processing sul mercato secondario, oggi pari, a livello globale, a $40 miliardi annui e più; permetterebbe inoltre un abbattimento sostanziale di costi e rischi per molti altri servizi finanziari. Tuttavia, in questo momento potrebbero crearsi aspettative non realistiche, al punto da credere che il blockchain possa di per sé sopperire alla necessità di una trasformazione coordinata dei processi di business.

Lo studio dello Swift Institute dimostra che, per unapiena applicazione del Blockchain, è indispensabile una radicale ridefinizione dei processi di business trasversalmente a tutti gli operatori che trattanovalori sul mercato.

“I cambiamenti che le istituzioni finanziare oggi devono fronteggiare sono in continua evoluzione – ha dichiarato Erika Toso, head of Italy and South East Europe, Swift -. Dai mutamenti strutturalidello scenario bancario, alle possibilità della tecnologia blockchain, dall’innovazione nel mondo dei pagamenti, al cybercrime e alle evoluzioni nel mondo titoli e corporate-to-bank. Il Business Forum di Milano è un momento importante per offrire alla comunità finanziaria italiana – all’interno della quale Swift opera da oltre 30 anni – un’opportunità di confronto e condivisione, per individuare nuove proposte e nuovi approcci capaci di creare maggiore innovatività e competitività”.

In termini di applicazione pratica della tecnologia blockchain per le banche e gli istituti finanziari, lo studio ha inoltre osservato come molti dei vantaggi auspicati potrebbero essere ottenuti attraverso soluzioni relativamente più semplici, ad esempio, ridurre i costi di riconciliazione tra le parti dovuti alla registrazione dei dati in fase di scambio attraverso un registro condiviso bilaterale.

“La sfida di utilizzare il blockchain nei mercati finanziari – ha aggiunto il professor Milne – non consiste solamente nel dimostrare la fattibilità da un punto di vista tecnologico, ma anche nel raggiungere una vera collaborazione a livello settoriale per ridisegnare i processi di business degli operatori. Il passaggio a un modello basato sul blockchain offre l’opportunità di armonizzare tali processi all’interno del settore e potrebbe anche risolvere molte delle storiche inefficienze del processing sul mercato secondario. Tuttavia, per cogliere davvero i benefici del blockchain è necessaria una piena adesione di tutte le parti in gioco, comprese le autorità regolatorie”.