Settecento esuberi, riduzione del 30% degli incentivi per il personale, richiesta di 12 giornate di solidarietà e chiusura di altri 100 sportelli. Sono queste, secondo quanto riferisce l’agenzia Radiocor, alcune delle misure contenute nel nuovo piano industriale di Bnl varato dall’amministratore delegato Andrea Munari, che ha raccolto l’eredità di Fabio Gallia, per ridurre il costo del personale dell’istituto.
Fonti sindacali sostengono che la decisione viene motivata dall’azienda con la necessità di alzare la redditività della banca, giudicata troppo bassa dall’azionista Bnp Paribas.