Al di là degli incassi, ad attirare l’attenzione degli addetti sono soprattutto i cambiamenti che potrebbero venire a determinarsi nell’attuale graduatoria delle banche, alcune delle quali potrebbero slittare verso posizioni più arretrate di quelle attuali.
“Non credo sia verosimile ipotizzare un arretramento generalizzato, con l’affermazione di una sola banca al top e il resto a seguire” , ha spiegato Gareth Watson vice presidente del settore investimenti della Gmp Richardson inc.
Uno dei fattori determinanti sarà l’attività degli istituti nel mercato dei capitali, insieme ai ricavi commerciali.
“Al momento è difficile fare delle valutazioni, perché non si conosce con precisione il portafoglio di ciascuna banca e risulta perciò impossibile stabilire chi avanzerà e chi arretrerà” , ha aggiunto Watson.
La Bank of Montreal, la Td Bank, la Royal Bank, la Scotiabank e la Cibc dovrebbero rilasciare alcuni dati nei prossimi giorni.
Quello che risulta certo è che le banche non riusciranno a mantenere quell’aumento del 6% dei profitti ottenuto nel primo trimestre dell’anno, un periodo che ha visto contrarsi le perdite sui crediti concessi grazie a una riduzione del numero di cattivi pagatori.
Tom Lewandowski , noto analista finanziario, ha dichiarato che gli istituti che riusciranno meglio di altri a difendere la propria competitività saranno quelli che presentano maggiori attività sui mercati internazionali.
“Per loro ci saranno buone opportunità – ha sottolineato Lewandowski – considerato che il mercato canadese sta andando incontro a un rallentamento”.