La Cap.Ital.Fin S.p.a. è un intermediario ex art. 106 T.u.b., iscritto nell’elenco tenuto dalla Banca d’Italia. Da più di 20 anni la società opera nel comparto del credito al consumo, erogando e collocando per soggetti terzi operazioni rimborsabili mediante cessione del quinto dello stipendio/pensione e di delegazione di pagamento ai sensi del D.p.r. 180/50. Con Carmine Grieco, amministratore unico, parliamo del modello di business dell’azienda, della sua struttura e delle aspettative per il 2014.
Come siete strutturati a livello organizzativo?
La nostra azienda è divisa in quattro macroaree, con al vertice di ogni area il relativo responsabile. L’Area Istruttoria svolge l’attività di back office, effettuando le attività di controllo, delibera e liquidazione delle operazioni di finanziamento. All’Area Amministrativa è deputata l’attività di gestione contabile e del personale aziendale. L’Area Commerciale si occupa della gestione e dello sviluppo di tutta la rete agenziale a livello nazionale. Infine all’Area Vigilanza è delegato il controllo della rete vendita oltre che la verifica dei processi interni e il controllo dei rischi di compliance.
Che tipo di prodotti trattate?
Il nostro core business è sicuramente la cessione del quinto dello stipendio e la delegazione di pagamento, operazioni di finanziamento per le quali da anni garantiamo degli ottimi volumi produttivi. Tuttavia anche noi abbiamo dovuto fare i conti con la contrazione dei volumi d’affari degli ultimi anni e con il nuovo scenario normativo venutosi a creare con l’inserimento del monomandato per gli agenti. Per questo abbiamo ritenuto opportuno abbandonare la logica della società monoprodotto e ormai da qualche anno abbiamo rivolto la nostra attenzione anche al collocamento di operazioni di prestito personale e di mutui ipotecari, per i quali contiamo nei prossimi mesi di poter aumentare il valore produttivo, con la finalità di poter offrire sempre più servizi alla clientela.
Quali sono i vostri punti di forza?
Sicuramente la qualità delle operazioni di finanziamento collocate: rivolgendoci a una clientela per lo più impiegata nella pubblica amministrazione, effettuiamo moltissimi controlli per verificare che tutte le operazioni siano conformi alla normativa di settore, al fine di calmierare i rischi. Anche la presenza territoriale è stato sempre uno dei nostri punti cardine: siamo riusciti a divenire per il Meridione un polo di riferimento per la cessione del quinto dello stipendio, attraverso la creazione di un portafoglio clienti di natura quasi esclusivamente diretta. Infine sono importanti anche il controllo e l’affiancamento della rete vendita: tutti i nostri agenti vengono periodicamente visitati dal nostro personale addetto al fine di verificare che gli stessi rispettino le indicazioni fornite dalla società e la normativa in materia di trasparenza, antiriciclaggio e di interfaccia con la clientela.
Potete tracciare un sintetico bilancio degli ultimi anni?
Come per tutti gli operatori del credito, anche per la nostra azienda gli ultimi anni non sono stati facili, a causa di una totale stasi del mercato delle erogazioni. Anche perché la nostra società nel corso degli anni ha prevalentemente erogato con capitali propri, e quindi l’attività più complicata è stata sicuramente operativa, nel passaggio da un’erogazione diretta di operazioni di finanziamento a un collocamento per conto di terzi. Tuttavia, con un grandissimo lavoro organizzativo, siamo riusciti a crescere e a superare una tempesta che finalmente sembra sul punto di diradarsi e da qualche mese siamo riusciti a riprendere le erogazioni dirette grazie alla partnership di un istituto bancario locale all’interno della nostra regione di competenza. Inoltre abbiamo provveduto a sviluppare il canale di vendita, raggiungendo una copertura agenziale su quasi la totalità del territorio nazionale, istruendo e professionalizzando gli operatori addetti al collocamento dei prodotti finanziari. Grande attenzione è stata dedicata in questi anni allo sviluppo della rete vendita sia in termini di numeri che soprattutto in termini di qualità operativa. Trovare degli operatori di qualità non è sicuramente semplice. Per questo la nostra filosofia è stata quella di formare internamente tali operatori, affiancandoli e fidelizzandoli alla nostra realtà operativa e istruendoli in modo che la loro attività venga esplicata in conformità con il nuovo quadro normativo di settore.
Progetti per il futuro?
Siamo in attesa della normativa secondaria circa l’iscrizione al nuovo albo unico 106, anche se le tempistiche di emanazione sembrano essersi molto prolungate. Il nostro obbiettivo è continuare a fare il nostro lavoro, e per fare ciò da tempo stiamo valutando varie partnership con ulteriori intermediari finanziari e istituti bancari, in modo da creare una struttura solida sia dal punto di vista patrimoniale che organizzativo. Stiamo investendo su professionalità e reputazione, strutturando una rete organizzativa in coerenza con quanto delineato dalla normativa di settore per i futuri intermediari 106. Inoltre stiamo provvedendo a implementare le funzioni di controllo richieste e cercando le coperture finanziarie per sostenere i futuri costi che necessariamente dovremmo supportare. Sicuramente il percorso di trasformazione non è e non sarà facile ma siamo convinti che tale professionalizzazione del settore si era resa necessaria. Da dati attendibili sembrerebbe che il 2014 sarà un anno di piccola ripresa anche per gli istituti bancari, che finalmente dovrebbero ritornare a supportare economicamente le attività creditizie. Noi continuiamo a lavorare e a essere convinti che il futuro offra un’opportunità di crescita.