Due nuove partnership bancarie e più di 1.000 richieste di mutuo: sono i risultati dei primi 4 mesi di attività di Casavo Mutui, società di mediazione creditizia lanciata lo scorso luglio dalla piattaforma per vendere e comprare casa.
Le oltre 1.000 richieste di mutuo rappresentano “un riscontro importante, considerato che una pratica di mutuo dura in media dai due ai tre mesi”, precisa la società in un comunicato stampa. Nello stesso periodo, il numero di banche partner di Casavo Mutui è passato da due a quattro, grazie ai nuovi accordi siglati con Banca Sella e Intesa Sanpaolo, “con uno sforzo strategico verso un’offerta sempre più completa”.
Prendendo in considerazione i centri città di Milano, Torino, Bologna, Firenze e Roma, la quasi totalità dei clienti Casavo, il 95%, ha scelto un mutuo di acquisto prima casa, trattandosi di giovani individui o coppie, spinti anche dagli incentivi statali per gli under 36 attuali e per i quali sono allo studio ulteriori interventi tecnici legislativi da parte del governo per aumentare ulteriormente il supporto.
“In questi primi quattro mesi di attività abbiamo raccolto numerosi riscontri positivi dai nostri clienti, l’aiuto che offriamo è indubbiamente un valore aggiunto importante per chi si appresta a comprare casa, specialmente in questo periodo storico. Per questo siamo particolarmente orgogliosi di poter lavorare a stretto contatto con istituti bancari del calibro di Banca Sella e Intesa Sanpaolo, specialmente in un momento di mercato così delicato – commenta Simone Viganò, general manager di Casavo Mutui -. Casavo Mutui ha un ruolo chiave nell’ampliamento dell’offerta di servizi complementari all’acquisto offerti da Casavo, in linea con l’obiettivo di costruire una piattaforma residenziale integrata che possa risolvere a 360° i bisogni di chi vende e compra casa. Nei prossimi mesi continueremo a focalizzarci sulla nostra proposta di valore per renderla ancora più completa attraverso il lavoro del nostro team di talenti e all’innovazione tecnologica che è nel nostro dna”.