Casavo: round da 20 mln guidato da Unicredit. Obiettivo: passare dal modello instant buyer a marketplace

Casavo ha completato di una nuova raccolta di capitale da 20 milioni di euro. L’operazione, conclusa a marzo, è stata guidata da Unicredit e ha visto la partecipazione di tutti i principali azionisti, tra cui Exor Nv, Project A Ventures, Neva Sgr e 360 Capital.

L’apporto di capitale si configura come un’estensione strategica al round serie D del 2022 e contribuirà a finanziare il piano industriale basato sulla crescita del business marketplace. “Prosegue quindi la partnership di lungo periodo con Unicredit dopo il primo investimento di 10 milioni di euro nel 2022 e l’integrazione dallo scorso aprile della tecnologia Casavo all’interno dell’esperienza di compravendita immobiliare dei clienti Unicredit SubitoCasa”, si legge in un comunicato stampa. 

“Siamo felici di annunciare questo nuovo apporto di capitale e grati della fiducia da parte di Unicredit e dei nostri principali investitori. Nonostante le sfide significative legate all’aumento dei tassi di interesse, la resilienza del team e la capacità di evolvere rapidamente ci hanno permesso di continuare il percorso verso la profittabilità. Rimaniamo fiduciosi di raggiungere questo obiettivo entro il 2025”, commenta Giorgio Tinacci, founder e ceo di Casavo.

Nel 2023 la società ha registrato un fatturato consolidato di 225 milioni di euro, in crescita rispetto al risultato di 216 milioni del 2022. Ha servito inoltre 3.200 venditori e acquirenti, distribuendo quasi 5 milioni di euro in commissioni agli agenti immobiliari con cui collabora.

In coerenza con questo percorso, nella prima metà del 2024 la società ha concluso la vendita del magazzino immobiliare residuo a bilancio, che alla fine del 2023 contava 98 unità per un valore pari a 36 milioni di euro. 

Casavo ha inoltre diminuito i costi di produzione di quasi il 40% in un anno, “con ulteriori impatti positivi che si rifletteranno sul conto economico del 2024, conseguenza diretta non solo del passaggio a un modello di business ed operativo ‘asset-light’, ma anche della decisione strategica di concentrarsi sui propri mercati principali”.