Nel frattempo cresce la pressione sul ministro delle Finanze Jim Flaherty perché intervenga, per la quarta volta, sulla questione mutui per tenere sotto controllo il mercato immobiliare canadese e i debiti delle famiglie.
Il ministro ha incontrato agli inizi di marzo gli economisti, che hanno evidenziato come fosse arrivato il momento di dare un giro di vite alla voglia dei canadesi di nuove abitazioni e nuovi debiti.
La Bank of Canada ha affermato in una dichiarazione che i tassi di interesse che “il debito familiare è il rischio domestico più grande”. La scorsa settimana il chief economist Craig Alexander ha esortato il ministro a non aspettare altro tempo e ha suggerito tre opzioni chiedendo a Flaherty di sceglierne una. Tra queste la riduzione del periodo massimo sui mutui a 25 anni, anziché 30.