Comprendere le strategie di investimento immobiliare per il 2022. Con questo obiettivo CBRE ha realizzato e presentato nel corso della settima edizione di Perspective, l’evento dedicato ai trend del real estate, il sondaggio CBRE Investor intentions survey presso un campione significativo di investitori immobiliari nazionali e internazionali. A loro è stato richiesto di dare una o più risposte alle domande sull’argomento.
Dalla CBRE Investor intentions survey è emerso che il 70% degli investitori intervistati ritiene credibile la previsione delle istituzioni secondo la quale la crescita economica in Italia nel 2022 sarà superiore alla media degli ultimi 10 anni. Tra i principali rischi che potrebbero limitare questa crescita, gli investitori hanno indicato, tra le risposte disponibili, la possibilità eventuali nuove ondate pandemiche (opzione selezionata dal 59% dei rispondenti) e un aumento dell’inflazione (opzione indicata dal 55% degli intervistati). Opinioni contrastanti sull’eventuale impatto di una persistente inflazione sul real estate: per il 52% degli intervistati avrà un impatto negativo sul settore limitando la politica monetaria espansiva e causando un aumento dei tassi di interesse, il 42% ritiene invece che sia solo un fenomeno temporaneo e che non avrà conseguenze rilevanti sul settore per l’anno in corso. Inoltre, il 77% degli investitori crede che l’aumento dei prezzi delle materie prime avrà impatti negativi sull’economia in generale ma anche sul real estate, in quanto potrebbe provocare un aumento anche dei costi di costruzione.
Per quanto riguarda il livello di attività di investimento, il 65% degli investitori si attende un incremento variabile tra il 10% e il 20% rispetto al 2021, mentre il 32% crede a una sostanziale stabilità rispetto all’anno appena trascorso; solo il 3% degli intervistati si attende un calo delle attività di investimento rispetto all’anno precedente.
Il rischio maggiore per gli investimenti in Italia resta, secondo gli investitori, la disponibilità di prodotto, seguita dai quadri urbanistici e dalle aspettative di prezzo degli attuali proprietari.
Le asset class più interessanti del 2022 saranno la logistica last mile (69%), il residenziale built-to-sell (indicato come settore più attraente dal 64%), il multifamily e la logistica tradizionale (selezionate rispettivamente dal 54%e dal 53% dei rispondenti). Seguono hotel (49%) e student housing (46%).
Il multifamily, quindi, resta nel focus degli investitori, che vedono come principali rischi al suo sviluppo la frammentazione della proprietà e l’assenza di società di asset management specializzate nel settore.
L’80% degli investitori è interessato a opportunità di sviluppo, soprattutto in ambito logistico e residenziale, e il 33% ha dichiarato di avere maggiore interesse nei confronti delle location secondarie rispetto al 2021. In particolare, cresce l’interesse su Roma (72% rispetto al 65% del 2021): gli investitori si dichiarano attratti dagli yield più elevati che il mercato romano offre rispetto a quello milanese, come indicato dal 62% dei rispondenti; inoltre giocano un ruolo non indifferente le opportunità in arrivo con il Pnrr, il potenziale legato agli sviluppi e il grande impatto del turismo sulla capitale. I principali ostacoli sono invece la burocrazia locale (per l’89% degli intervistati), la pianificazione urbanistica (per il 79%) e la qualità delle infrastrutture esistenti (per il 60%).
Per il 37% degli intervistati, l’Esg è uno dei criteri principali da considerare nella scelta degli asset da acquistare e il 18% non prenderebbe nemmeno in considerazione edifici che non rispecchiano caratteristiche Esg. L’84% dei rispondenti ha dichiarato che la propria azienda ha definito infatti una strategia Esg; questa strategia, nella maggior parte dei casi, prevede prevalentemente certificazioni ambientali, green due diligence e monitoraggio delle performance degli edifici.
Parlando di rendimenti, invece, gli investitori si attendono nuove compressioni nel mercato logistico e una sostanziale stabilità nelle altre asset class rispetto a quanto rilevato nel 2021.