Come ha sottolineato Marco Giorgi di Prestiti.it, questa crescita “è particolarmente significativa” e sta ad indicare che “il “costo del carrello della spesa” è salito, negli anni, più dei livelli dell’inflazione”, tanto che “il bisogno di liquidità viene sempre più supportato da strumenti di finanziamento “sicuri”, come la cessione del quinto, che danno agli istituti di credito maggior tranquillità nel rimborso”.
L’analisi condotta da Prestiti.it ha riguardato il primo trimestre dell’anno, durante il quale sono state esaminate oltre 20.000 domande di finanziamento. Quasi tre quarti (il 74%) delle richieste di cessione del quinto provengono da uomini, mentre tra le donne solo una su quattro decide in genere di farvi ricorso (il 26%).
L’età media dei richiedenti è di 44 anni, tre in più rispetto a quella associata alle altre forme di prestito. L’importo richiesto si aggira sui 20.000 euro, da restituire in poco più di sei anni.
Le ragioni che spingono lavoratori e pensionati a rinunciare a un quinto della loro entrata mensile sono legate principalmente alle particolari restrizioni imposte dalle banche, che accettano con maggior facilità domande a basso rischio di insolvenza, presentate dunque da lavoratori a tempo indeterminato o titolari di una pensione. Non a caso il 32% delle richieste proviene da dipendenti pubblici o statali e il 15% da pensionati. A guidare la classifica sono però gli impiegati presso aziende private, che rappresentano il 49% del totale.
Da un punto di vista geografico, le richieste di cessione del quinto sono uniformemente diffuse su tutto il territorio, anche se differenze importanti si riscontrano negli importi domandati, che tendono ad aumentare man mano che ci si sposta verso il Sud.
In Calabria e Puglia, ad esempio, la richiesta media è di 22.500 euro; in Sicilia di 21.500 euro; in Campania di 21.000. Tra le regioni del Nord, invece, sono i residenti nel Trentino-Alto Adige quelli che presentano le domande più contenute, con soli 16.500 euro.
Per quanto riguarda infine l’età media dei richiedenti divisa per aree geografiche, i più anziani risultano i calabresi, che chiedono un prestito a 47 anni; seguono abruzzesi e campani, con 46 anni. I più giovani, per contro, sono i cittadini del Trentino-Alto Adige, che hanno 40 anni, e quelli dell’Emilia Romagna, che ne hanno uno in più.
Ecco la classifica delle regioni italiane in base all’ammontare medio richiesto (dati in euro):
Calabria 22.500
Puglia 22.500
Sicilia 21.500
Campania 21.000
Sardegna 20.500
Abruzzo 20.000
Lazio 20.000
Veneto 19.000
Emilia Romagna 18.500
Marche 18.500
Toscana 18.500
Friuli Venezia Giulia 18.500
Liguria 18.000
Lombardia 18.000
Piemonte 17.000
Umbria 17.000
Trentino Alto Adige 16.500
Basilicata n.d.
Molise n.d.
Valle d’Aosta n.d.