Cherry Bank e Banca Popolare Valconca hanno sottoscritto l’accordo quadro che disciplina termini, condizioni e impegni delle parti nell’operazione di fusione per incorporazione di Banca Popolare Valconca in Cherry Bank.
L’intesa firmata prevede l’assegnazione ai soci Banca Popolare Valconca di azioni ordinarie di nuova emissione di Cherry Bank, nel rapporto di una azione ordinaria di Cherry Bank per ogni azione ordinaria di Banca Popolare Valconca, prive di indicazione del valore nominale e aventi le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie già in circolazione, grazie alle quali i soci di Banca Popolare Valconca arriveranno a detenere il 10% del capitale sociale di Cherry Bank post fusione. Le valorizzazioni relative delle due banche, che hanno condotto alla determinazione del rapporto di cambio, tengono conto, tra gli altri, dei multipli abitualmente applicati sul mercato per le banche specializzate, in quanto in grado di esprimere più elevati livelli di redditività e di avere maggiore attrattiva per gli investitori rispetto alle banche tradizionali.
Per Banca Popolare Valconca la firma dell’accordo quadro rappresenta il primo tassello nel percorso di soluzione della crisi che ne ha determinato l’assoggettamento ad amministrazione straordinaria alla fine dello scorso anno. La fusione per incorporazione in Cherry Bank consentirà, infatti, di “recuperare sostenibilità e redditività grazie all’ibridazione con il business model di una banca specializzata, capace di intercettare opportunità di mercato ad elevato potenziale di sviluppo e marginalità e di ripristinare buffer prudenziali sui livelli di solidità patrimoniale, ad oggi erosi sotto i minimi regolamentari. Al contempo l’integrazione valorizzerà i tratti distintivi di Banca Popolare Valconca quale banca a forte radicamento territoriale che continuerà ad operare con il proprio marchio al fine di assicurare una lettura di continuità sul territorio di riferimento”, si legge in un comunicato stampa.
Per Cherry Bank tale operazione di fusione, che nasce da solide motivazioni di carattere industriale, mira ad accelerare il percorso già avviato con l’integrazione del Banco delle Tre Venezie nel 2021, confermando così “l’efficacia delle scelte strategiche di allora e la capacità di adattarsi tatticamente alle nuove sfide del mercato, nel quale il retail commercial banking torna a giocare un ruolo chiave. La banca che risulterà dall’integrazione tornerà nuovamente a svolgere il ruolo di ‘aggregatore’, con evidenti ricadute positive a beneficio degli azionisti, del territorio e di tutti gli stakeholder”, prosegue la nota.