Il consiglio di amministrazione della Banca di Cividale (CiviBank), ha preso atto della decisione della Cassa di Risparmio di Bolzano (Sparkasse) di promuovere un’offerta pubblica di acquisto volontaria avente a oggetto la totalità delle azioni ordinarie della banca e un’offerta pubblica di acquisto volontaria avente a oggetto la totalità dei warrant denominati “Warrant Banca di Cividale Spa – 2021-2024”.
Lo ha reso noto lo scorso 10 dicembre Civibank, in riferimento al comunicato stampa diffuso il giorno precedente da Sparkasse, nel quale si faceva riferimento “all’intenzione di continuare un dialogo con ‘i vertici di CiviBank’ che prosegue ‘da giugno scorso, per realizzare un’operazione di soddisfazione per entrambe le realtà’”. A tale proposito la Banca di Cividale ha dichiarato che “coerentemente a quanto in precedenza comunicato al mercato il 15 giugno 2021 da CiviBank e dall’offerente medesimo, il dialogo avviato dai vertici delle due banche riguardava solo lo sviluppo di potenziali future collaborazioni industriali e/o strategiche nell’ottica del mantenimento dell’indipendenza e dell’autonomia delle due realtà, con l’obiettivo del reciproco rafforzamento. Il consiglio di amministrazione ha ulteriormente confermato l’impegno della banca nell’azione per il raggiungimento degli obiettivi contenuti nel proprio piano strategico”.
Il 9 dicembre scorso il cda della Cassa di Risparmio di Bolzano aveva deliberato all’unanimità di procedere a richiedere l’autorizzazione per l’assunzione di una partecipazione di controllo in Banca di Cividale e lanciare un’offerta pubblica di acquisto totalitaria per contanti sulla totalità delle azioni CiviBank e dei warrant detenuti da coloro che erano azionisti di CiviBank prima dell’ultimo aumento di capitale. Il prezzo di offerta era di 6,50 euro per azione e di 0,1575 euro per ciascun warrant. Il prezzo per azione offerto incorpora un premio del 22,64% rispetto alle quotazioni del periodo decorrente dal 15 ottobre 2021 al 3 dicembre 2021 su Hi-Mtf e del 21,02% rispetto alla media dei prezzi degli ultimi 12 mesi su Hi-Mtf.
L’obiettivo dell’offerta pubblica di acquisto annunciata era quello di “creare le premesse per rafforzare il possibile sviluppo di sinergie industriali fra le due banche mantenendo intatti l’identità, l’autonomia societaria ed il marchio di CiviBank in modo da preservare il valore costruito negli anni con il proprio territorio di riferimento. Questa operazione consentirà inoltre a CiviBank la possibilità di contare su un socio di riferimento in grado di assicurare stabilità, possibilità di crescita e di mantenimento del proprio ruolo di banca a forte sensibilità territoriale nelle zone geografiche di riferimento. Nello stesso tempo l’eventuale permanenza nel capitale di soggetti interessati a partecipare ai piani di sviluppo di CiviBank viene valutato positivamente da Sparkasse nell’ottica di avere anche una potenziale rappresentatività dei soci di minoranza”.
Nel corso del mese di giugno 2021 Sparkasse aveva acquisito inizialmente una partecipazione di poco inferiore al 10% di CiviBank in occasione dell’acquisto delle azioni offerte a seguito del recesso richiesto da una parte dell’azionariato. Successivamente, in occasione dell’aumento di capitale, la partecipazione è salita a poco di più del 17% contribuendo con questo ulteriore investimento al successo dell’operazione di ricapitalizzazione della banca friulana.
“Le due banche hanno entrambe realizzato un importante rilancio negli ultimi anni che le ha rese più forti e così in grado di esprimere un potenziale che potrà essere ulteriormente accresciuto grazie alle sinergie di gruppo – si legge nella nota stampa -. Nei mesi scorsi il management delle due banche aveva già individuato aree di possibile collaborazione. Oltre ad essere accomunate da una comune filosofia di relazione con i clienti, le due banche hanno anche il vantaggio di essere, dal punto di vista della rete di filiali, ampiamente complementari: è questo l’aspetto che costituisce il maggior punto di forza per far sì che le due banche possano continuare a consolidare e sviluppare le proprie attività commerciali senza dover affrontare razionalizzazioni della rete distributiva, come, invece, altre banche hanno in genere dovuto fare. Il nuovo gruppo bancario che potrà scaturire dal successo dell’offerta sarà formato dalle due banche, previste rimanere entità giuridiche distinte: esso diverrà un nuovo gruppo con sede in una delle regioni del nord est e si collocherà, in termini di quote di mercato nel territorio di riferimento, immediatamente dopo i 4 principali gruppi bancari nazionali. Il nuovo gruppo potrà contare su un totale di bilancio a livello consolidato superiore a 16 miliardi di euro e un totale di masse amministrate pari a 26 miliardi di euro”.