“In un anno fortemente condizionato dalla pandemia, in cui tutto il mondo e di conseguenza l’intero mercato del credito è stato messo a dura prova, Compass ha raggiunto un traguardo importante completando l’operazione di fusione con Futuro, la storica società specializzata nella cessione del quinto. Inoltre, la pandemia, ha fatto emergere l’importanza di poter contare su una indiscussa solidità patrimoniale e di valutazione e gestione del credito, aprendo nuovi spazi di credito per le famiglie. Lo dimostrano anche i dati che stiamo registrando nei primi mesi del 2021, nonostante la fisiologica contrazione nel 2020 di tutto il settore”. Così Claudio Brambilla, direttore cessione del quinto di Compass riassume l’andamento del comparto nel 2020.
Quali sono le principali criticità che avete riscontrato lo scorso anno?
Dal punto di vista produttivo i mesi più impegnativi sono stati quelli del primo lockdown da marzo a maggio 2020. In questi mesi abbiamo dovuto adattarci al cambiamento imparando a lavorare e a relazionarci in modo nuovo. Ma è anche emersa l’importanza e la strategicità delle rete agenziale specializzata. Lo dimostrano i numeri: considerando i canali distributivi del prodotto, la penetrazione della rete agenziale è cresciuta fino al 62% (rispetto al 57% dell’anno precedente), a discapito della distribuzione bancaria.
Quali strategie avete messo in atto per contrastare l’emergenza?
A marzo 2020 abbiamo esteso una procedura di riconoscimento a distanza dei clienti per tutta la nostra rete, già utilizzata in Futuro da fine 2017, applicando delle variazioni a presidio del processo per renderlo più fruibile. Ad esempio, nella lavorazione delle pratiche abbiamo attuato nuovi controlli sulla solidità delle aziende terze cedute e monitorato con attenzione il portafoglio in essere. Tutto questo ci ha aiutato, a partire dalla fine del primo lockdown, a una valutazione puntuale delle società private in modo quasi predittivo, con uno scoring interno, per una maggiore efficienza dell’intero processo.
Cosa vi aspettate 2021? E che previsioni avete?
Ci aspettiamo un anno in decisa crescita, sia per la cessione del quinto dello stipendio in Compass che per il prodotto in generale. Grazie alle novità operative e di princing introdotte post fusione ci aspettiamo una buona ripresa nel secondo semestre 2021. Nel 2020 la cessione del quinto è stata la forma di credito che si è dimostrata più resiliente a livello di erogato, con un focus su pensionati e dipendenti pubblici, che ha rappresentato complessivamente l’85% delle operazioni. Siamo certi di poter conquistare nuovi spazi nelle società private grazie a nuovi prodotti finanziari e specifiche convenzioni assicurative.
Avete avviato o pensate di avviare accordi con società di mediazione creditizia per la distribuzione dei vostri prodotti di cessione del quinto?
All’inizio del 2021 abbiamo preso la decisione di rafforzare l’attività distributiva con nuove filiali dirette a marchio Compass Quinto, agenzie autorizzate e agenti in attività finanziaria a marchio Equilon e integrando nuove primarie società di mediazione creditizia. Ci siamo orientati su società dotate di un backoffice centralizzato e già attive nei prestiti personali con Compass, in modo da poter fornire un progetto completo sul credito al consumo.