Gli istituti di credito, da parte loro, hanno già comunicato di aver erogato 63,7 miliardi in questi primi sei mesi del 2011: ciò significa che – salvo imprevisti picchi del mercato dei mutui a oggi non previsti – le stime del CML dovrebbero essere sotto quota 140. Dal Council fanno sapere che “sebbene siamo attenti all’evoluzione dei mercati e pronti a cambi di strategia, non abbiamo intenzione di modificare l’asset già stabilito per il 2011”.
L’economista inglese Samuel Tombs sostiene che “la crisi del debito nell’area dell’eurozona e le forti turbolenze che stanno interessando l’intero mercato finanziario avranno ripercussioni anche sul settore mutui. In particolare – ha aggiunto – è possibile che a essere colpita sarà soprattutto la fiducia dei consumatori con il rischio di allontanarli ulteriormente da eventuali richieste di finanziamenti”.
Ray Boulger, senior technical manager a John Charcol, ha dichiarato: “Sarebbe sorprendente se il CML – dopo aver già alzato a maggio le previsioni da 136 a 140 miliardi di sterline – modificasse una seconda volte nel giro di due mesi le proprie valutazioni”.
Tony Ward, chief executive di Home Funding, ha infine ribadito: “Penso che la decisione del CML sia incontrovertibile, considerando anche che, a giugno 2011, siamo sotto di 6 miliardi di sterline di erogato rispetto a quanto previsto per l’anno. Saremo fortunati se l’erogato lordo manterrà le già citate stime”.