L’utile semestrale di Compass è raddoppiato arrivando a 66,1 milioni (31 milioni lo scorso esercizio), il miglior risultato finora registrato dalla società.
Nei 12 mesi del 2015, si legge in una nota di Mediobanca, Compass si è mantenuta ai primi posti nelle classifiche per erogazione di nuovi crediti, dando comunque priorità alla redditività sostenibile del business piuttosto che alla crescita dei volumi in questo periodo facilitata dall’abbondante liquidità dei mercati (quota di mercato scesa dal 12,3% all’11,4%, dal 1^ al 2^ posto nelle classifiche di erogato Assofin). L’aumento dell’utile riflette maggiori ricavi (+6,8%, da 412,3 a 440,5 milioni) e le minori rettifiche su crediti (-18,3%, da 232,8 a 190,1 milioni) e malgrado oneri non ricorrenti per 23 milioni connessi alla chiusura di un contenzioso fiscale.
In particolare il margine di interesse aumenta del 14% (da 334 a 380,6 milioni) beneficiando del minor costo della raccolta in presenza di una stabile redditività degli impieghi. L’aumento dei costi del personale (+7,4%) riflette l’entrata a regime delle assunzioni dello scorso esercizio ed è più che compensato dalle minori spese di funzionamento (-17,9%) in particolare per marketing e pubblicità. Le minori rettifiche su crediti riflettono i minori ingressi a partite deteriorate unitamente alle buone performance di recupero; il costo del rischio scende così da 457 bps a 341 bps in presenza di un aumento dei tassi di copertura (74% contro 68%) sulle partite deteriorate; la copertura dei crediti in bonis rimane stabile all’1,3%.
Gli impieghi al 31 dicembre aumentano del 4,5% (da 10.906,3 a 11.399,9 milioni, cui concorrono 415,1 milioni del factoring) con un erogato pressoché invariato rispetto al semestre precedente (3.071,7 milioni). Le partite deteriorate scendono ulteriormente da 302,4 a 252,2 milioni anche a seguito delle cessioni effettuate nel semestre (131,6 milioni).