Compro oro, Antico scrive alle banche per segnalare chiusura conti correnti agli operatori

Antico Logo Compro OroL’Associazione nazionale tutela il comparto oro (Antico) si è rivolta agli istituti di credito per segnalare una “persistente e diffusa condotta operativa assunta delle banche, nei confronti degli operatori del comparto oro in relazione alla chiusura dei rapporti di conto corrente e al diniego all’apertura di nuovi rapporti bancari”. Lo ha annunciato oggi l’associazione con un comunicato stampa.

In attesa dei prossimi sviluppi normativi legati alla trattazione del DdL 1712 in VI^ commissione finanze e sviluppo del Senato, nonché di un confronto con Abi (Associazione bancaria italiana), Banca d’Italia e Mef (ministero dell’Economia e delle Finanze), “si è rivolta alle direzioni centrali degli istituti di credito più resistenti all’accesso degli operatori in oro ai servizi bancari”, precisa la nota.

 “È stato doveroso sollecitare l’attenzione delle banche sulla necessaria applicazione, da parte delle stesse, di normative antiriciclaggio, nonché il contemperamento di disposizioni costituzionali, al fine di poter motivare, eventualmente, le proprie azioni in materia di gestione e/o chiusure di rapporti di conto corrente”, spiega Nunzio Ragno, presidente di Antico.

Obiettivo della comunicazione: “indurre gli stessi istituti a ponderare le determinazioni nei confronti di tale categoria di impresa e, ad adottare condotte che, pur nella rivendicazione e tutela degli interessi di natura privatistica, siano consone alle disposizioni normative vigenti (nazionali e comunitarie) tali da garantire l’erogazione di servizi primari con finalità di pubblico interesse”.

“Il nostro intento, inoltre, è quello di evitare flussi di contenziosi e/o azioni collettive, con conseguenti richieste di risarcimento danni, che gli operatori del settore colpiti possono avanzare, come stanno già facendo alcuni di essi, nei confronti degli istituti più resistenti alla problematica”, conclude Ragno.