Criticità, evoluzione normativa e nuovi scenari del comparto aurifero sono stati al centro della tavola rotonda organizzata nei giorni scorsi a Milano dall’Associazione nazionale tutela il comparto oro (Antico).
Tra i partecipanti Nunzio Ragno, presidente Antico; Renato Maturo, avvocato esperto in materia penale e tributaria; Giuseppe Mancini, avvocato esperto in materia fiscale, tributaria e antiriciclaggio; Giuseppe Quarticelli, consigliere Antico ed eseperto fiscale e tributario; Giuseppe Mecca, avvocato esperto in procedure esecutive e riscossione; Giovanni Alessi, avvocato esperto in materia di trust e fiduciarie; Vincenzo Tomasello, avvocato esperto di privacy; Ozgun Altop, avvocato esperta in internazionalizzazione di impresa; Emanuele Fisicaro, professore e avvocato, presidente Csac (Centro Studi Europeo Antiriciclaggio & Anticorruzione), penalista ed esperto di riciclaggio; Vincenzo Tripoli, esperto di fiscalità internazionale; Federico Moca, capitano della Guardia di Finanza; Simonetta Gramolini, dell’Agenzia delle Entrate; Federico Luchetti, direttore generale dell’Oam, Organismo agenti e mediatori; Flavio Meloni, amministratore di SimplyBiz.
I relatori hanno analizzato approfonditamente gli aspetti antiriciclaggio, fiscali, amministrativi, della privacy, della protezione patrimoniale, dei trust, delle procedure esecutive e dell’internazionalizzazione di impresa che impattano sul commercio dell’oro e degli oggetti preziosi usati.
Ad avviare il confronto è stato Nunzio Ragno, presidente dell’Associazione nazionale tutela il comparto oro (Antico), che ha offerto alla platea una panoramica generale sul comparto aurifero. “Al momento la normativa presenta aspetti poco chiari, che impattano sul lavoro e il business degli operatori – ha spiegato Ragno -. Come Antico chiediamo che sia fatta chiarezza il prima possibile, in modo che i soggetti che lavorano in questo comparto possano esercitare la propria attività in modo sereno nel pieno rispetto di regole certe”.
La parola è poi passata a Federico Luchetti, direttore generale dell’Oam, che ha illustrato i numeri relativi agli operatori iscritti negli elenchi tenuti dall’Organismo agenti e mediatori. Gli iscritti sono al momento 3.451; i cancellati 42; i dinieghi all’iscrizione sono stati 37. In tutto il registro ha riportato 695 variazioni, di cui 520 relativi alla sezione “sedi e preposti”, 114 relativi alla sezione “dati anagrafici”, 40 relativi alla sezione “dati licenza”, 21 relativi alla sezione “dati società”.
Per quanto riguarda gli operatori iscritti nell’elenco Oam, in base al numero delle sedi si distinguono operatori individuali, con 2.852 iscritti; operatori micro (da 2 a 5 sedi), con 524 iscritti; operatori piccoli (da 6 a 10 sedi), con 47 iscritti; operatori medi (da 11 a 20 sedi), con 15 iscritti; operatori grandi (da 21 a 50 sedi), con 8 iscritti; operatori molto grandi (da 51 a 100 sedi), con 2 iscritti; operatori con più di 100 sedi, con 3 iscritti.
Il 98% del totale degli iscritti nel registro dei compro oro ha meno di 6 sedi operative e risulta o individuale o micro. L’83% del totale degli iscritti ha una sola sede.
I preposti sono in tutto 7.645. Il 98% degli iscritti ha meno di un preposto per sede, mentre un terzo degli iscritti non ha preposti.
Il totale delle sedi operative dei compro oro è 5.889.
Il maggior numero di abitanti per sportello si registra in Trentino Alto Adige (17.220), Sardegna (14.458), Basilicata (13.832) e Molise (12.854). Il minor numero è presente invece in Liguria (7.450), Piemonte (8.164), Toscana (8.940), Friuli Venezia Giulia (9.004).
Durante il suo intervento Luchetti ha sottolineato che le quote di iscrizione per il 2019 rimarranno invariate rispetto all’anno scorso, per non creare disparità rispetto ai soggetti che si sono già iscritti.
Il capitano della Guardia di Finanza Federico Moca ha spiegato come vengono coordinate ed eseguite le attività di controllo sul rispetto della normativa antiriciclaggio e come la Finanza utilizzi dati macroscopici, tra cui quelli risultanti dalle indagini fiscali, per scovare i soggetti che esercitano abusivamente l’attività nel settore aurifero.
L’avvocato Renato Maturo ha presentato un focus sugli aspetti tributari legati alle indagini finanziarie e alle movimentazioni di denaro. Il collega Giuseppe Mecca si è invece concentrato sulla possibilità da parte degli operatori del comparto aurifero di utilizzare gli strumenti di agevolazione, come la pace fiscale, previsti dalla legge, mentre Vincenzo Tomasello ha trattato gli aspetti legati alla privacy.
Simonetta Gramolini, dell’Agenzia delle Entrate, ha illustrato il modo in cui vengono gestiti i rapporti finanziari inviati all’Anagrafe tributaria.
L’avvocato Giovanni Alessi, membro dell’Associazione “Il trust in Italia” ha coinvolto la platea in una riflessione in materia di trust, anticipazione successoria, passaggio generazionale e family office per gestire gestire problematiche legate all’amministrazione, alla governance e alla protezione e trasferimento dei patrimoni.
Successivamente ha preso la parola il professore e avvocato Emanuele Fisicaro, presidente Csac (Centro Studi Europeo Antiriciclaggio & Anticorruzione), penalista ed esperto di riciclaggio, che ha evidenziato come un numero non piccolo di cause tra lo Stato e i compro oro risulti già pendente, con la possibilità di un ulteriore incremento legato ai buchi che l’attuale normativa non ha colmato.
Infine Vincenzo Tripoli ha affrontato gli aspetti del settore aurifero legati alla fiscalità internazionale, mentre l’avvocato Ozgun Altop ha analizzato la possibilità di sviluppare rapporti tra l’Italia e la Turchia in relazione al commercio di oro e oggetti preziosi.