Confidi Regione Campania, Calcagni confermato presidente fino al 2015

L’assemblea dei soci di Confidi Regione Campania ha rinnovato gli organismi dirigenti per il prossimo triennio. Giuseppe Calcagni è stato rieletto presidente.

Settantadue anni, presidente del Gruppo agroalimentare Besana, Calcagni guiderà per la terza volta il consiglio direttivo, che durerà in carica fino al 2015. L’assemblea dei soci, riunita nella sede di Confindustria, ha eletto anche i nove membri dell’organismo. Si tratta di Aldo Supino (vice), Stefania Brancaccio, Carmine Petrone, Bruno Scuotto, Generoso Coraggio, Antonio Credendino, Davide Sala e Paolo Ricciulli, gli ultimi tre su indicazione di Acen, Camera di Commercio Napoli, Unione Industriali Napoli, promotori di Confidi.

È stato rinnovato anche il collegio sindacale presieduto da Maurizio Salvatori e composto da Massimo Cortucci e Dario Gravagnola.

l nuovo consiglio direttivo, spiega una nota, “sarà chiamato a varare un programma di ampio respiro, che consideri innanzitutto il Consorzio come la casa di tutti gli imprenditori, che condividono e sorreggono un sistema mutualistico per raggiungere traguardi sempre piu’ ambiziosi. Secondo la visione dei nuovi vertici di Confidi, occorre cambiare marcia e accettare le sollecitazioni che giungono dai mercati globalizzati: internazionalizzazione, innovazione e aggregazione sono i concetti-chiave delle strategie future“.

Sono onorato per la fiducia che i soci hanno voluto accordarmi ancora una volta. Impiegherò il mio mandato – dichiara Calcagni – per portare a compimento gli obiettivi già pianificati. In primis, l’allargamento e il potenziamento del consorzio. Credo molto nel Confidi perché si tratta di una grande opportunità economica per la nostra regione. Insieme al consiglio direttivo lavorerò per allargare la base associativa del consorzio”. “Dobbiamo crescere per diventare un interlocutore solido e autorevole del sistema creditizio soprattutto in un’epoca in cui il credit crunch ha notevolmente ridotto per molte aziende le possibilità di accesso ai finanziamenti. Non perderemo – conclude Calcagni – l’altro grande obiettivo di medio termine che è quello della trasformazione di Confidi in un soggetto di natura parabancari“.