Il consulente finanziario, come un maggiordomo, è alla mercé degli interessi e delle logiche espansive degli intermediari finanziari. In giacca e cravatta, svolge un ruolo subalterno e strumentale ed è alle dipendenze dell’intermediario senza esserlo giuridicamente. La provocazione arriva da Manlio Marucci, presidente del sindacato Federpromm (Federazione intercategoriale consulenti finanziari, operatori dei mercati finanziari, creditizi e assicurativi), sociologo e ricercatore sociale dai primi anni ’70, nonché docente di discipline socio-psicologiche, del lavoro e di economia.
Nel suo nuovo libro dal titolo Consulenti finanziari zelanti maggiordomi degli intermediari, Marucci mette in luce le crepe esistenti nell’immagine mainstream di anello di congiunzione tra cliente, società prodotto e rete distributiva, veicolata dalla pubblicistica tradizionale. E ricostruisce la storia della figura del consulente finanziario (già promotore finanziario), facendo emergere le contraddizioni di fondo legate ai processi di formazione, alle dinamiche intersettoriali e ai rapporti di forza e lavoro con i vari soggetti abilitati.
Il corpus del libro è formato da una raccolta di 52 articoli e interviste, pubblicati su carta, web e social nel corso della sua carriera trentennale. Pezzi scritti, da un lato, sulla scorta della propria esperienza personale e, dall’altro, sulla base dei numerosi racconti ricevuti dai colleghi, che hanno condiviso nel tempo le gratificazioni, le frustrazioni e talvolta anche le umiliazioni legate alla professione di consulente finanziario.
Consulenti finanziari zelanti maggiordomi degli intermediari vuole essere uno strumento di analisi e riflessione critica per affrontare i problemi che hanno coinvolto e continuano a coinvolgere i professionisti dell’intermediazione finanziaria, creditizia e assicurativa.
“Nella ricostruzione storica operata nel testo emergono i veri problemi e le criticità che ancora oggi stentano a trovare una soluzione adeguata e rispondente ad un mercato finanziario sempre più evoluto, in cui la figura del consulente finanziario deve ottenere il suo diritto di cittadinanza come figura professionale, indispensabile nel rapporto fiduciario con i risparmiatori/investitori. Un relais fondamentale tra intermediario e cliente nel processo di indirizzo delle scelte di investimento, di educatore finanziario per lo sviluppo e la crescita del nostro Paese”, si legge nella presentazione a cura di Giorgio Benvenuto.
Il testo, edito da Lightsky, è in vendita a un prezzo lancio sul sito ManlioMarucci.it.
Alcuni estratti
- Il promotore finanziario è stato complice e nello stesso tempo vittima del sistema: da una parte ha cercato di svolgere attivamente il suo ruolo di consulente finanziario con dignità e sicuramente con un alto senso etico della professione, dall’altro, viceversa, ha compromesso la sua stabilità ed accettazione del suo status (da Promotori finanziari a rischio default, articolo il 25 ottobre 2004).
- L’ordinamento italiano con la nuova formulazione dell’albo dei “consulenti finanziari” ha dato impulso ad un processo di rinnovamento e sviluppo nonché di trasparenza sulle funzioni che si andranno a determinare per le figure professionali previste nelle apposite sezioni (da La consulenza finanziaria nel quadro dei problemi attuali della crisi del sistema bancario, pubblicato il 23 agosto 2016).
- Purtroppo, prevale al momento fra i Consulenti finanziari un diffuso sentimento di insoddisfazione, una forte richiesta di una tutela più attenta e puntuale di istanze che non possono essere sottovalutate e sottaciute: i diritti soggettivi di tutti i consulenti finanziari non possono né debbono essere lesi, “calpestati” e “imbottigliati” (da Consulenti finanziari in the storm, pubblicato il 23 marzo 2018).
- Assistiamo quindi ad una realtà certamente sempre più complessa che presenta però al suo interno molteplici criticità, soprattutto se il valore attribuito a queste dinamiche dello sviluppo si associa anche la situazione oggettiva delle aspettative di chi vuole intraprendere – in un mercato sempre più competitivo – l’attività di consulente finanziario e le condizioni umane ed economiche con cui si sono determinate le situazioni di lavoro nel tempo. Dinamiche che vedono in modo subalterno e strumentale la funzione degli stessi consulenti finanziari alla mercé degli interessi e delle logiche espansive degli intermediari finanziari (da Consulenti finanziari maggiordomi zelanti degli intermediari, pubblicato il 19 ottobre 2019).
- In particolare per quanto concerne i consulenti finanziari al femminile è necessario dare più visibilità ad una professione che può offrire buone possibilità di realizzazione ma che dovrebbe vedere una tutela maggiore, dalla maternità al welfare per dare loro un maggiore stabilità, considerato il doppio ruolo che le donne svolgono nell’ambito familiare e non solo (da Le donne: una risorsa importante per la competitività del Paese, pubblicato l’8 marzo 2021).