Nel 2015, dopo l’interruzione di crescita nel primo trimestre, i consumi hanno proseguito la ripresa iniziata nella seconda metà del 2013, con un rafforzamento nella seconda parte dell’anno, sostenuti dal miglioramento del clima di fiducia dei consumatori, dalla ripresa del mercato del lavoro, dalla crescita del reddito disponibile in termini reali e dall’effetto traino dei grandi eventi (expo milanese).
Secondo l’ultimo Osservatorio Findomestic sui consumi, il rafforzamento della spesa interesserà tutti i comparti ma con differenti risultati in termini di dinamica riflettendo i diversi gradi di comprimibilità dei beni e servizi, la loro incidenza sul paniere di spesa delle famiglie in funzione delle classi di reddito, il grado di innovazione tecnologica ed i cambiamenti nelle scelte di acquisto degli italiani. Nel complesso per il 2015 è prevista una crescita dei consumi interni delle famiglie di circa l’1%. La dinamica più vivace riguarda la spesa per beni non alimentari e servizi. In particolare, la domanda di beni durevoli (che oltre a quelli analizzati nell’Osservatorio comprendono voci come gioielleria, strumenti musicali e piccole imbarcazioni) dovrebbe registrare a tutto il 2015 un trend positivo di gran lunga superiore al 2014 sia in volume (7,2%) sia in valore (7,0%).
La punta di diamante nella ripresa della spesa in beni durevoli risiede nel mercato della mobilità, che ha conosciuto nei primi nove mesi dell’anno una robusta crescita delle immatricolazioni di auto nuove, dopo timidi segnali positivi registrati nel corso dello scorso anno. Il miglioramento del contesto economico e della fiducia delle famiglie e le politiche promozionali aggressive attuate dagli operatori del settore hanno fornito un importante stimolo alla domanda di sostituzione. A testimonianza del cambiamento, anche il segmento delle moto torna a registrare una dinamica positiva, anche se solo per effetto del segmento delle moto targate a più elevata cilindrata. La politica fiscale espansiva (bonus degli 80 euro e sgravi fiscali) ha dato ulteriore impulso anche al comparto dei grandi elettrodomestici che già sul finire dello scorso anno avevano cominciato a mostrare i primi segnali di ripresa.
In conclusione il 2015 ci restituisce uno scenario dei consumi positivo, sostenuto principalmente dalla componente dei beni durevoli, più reattiva delle altre all’andamento del reddito e della ricchezza, e che riflette l’esigenza di rinnovo non più procrastinabile, in un contesto economico favorevole per il livello storicamente basso dei tassi di interesse (più appetibile il ricorso al credito) e per gli incentivi fiscali su alcune categorie di beni. L’andamento positivo dei mercati finanziari e l’aumento del potere di acquisto, alimentato dalla bassa inflazione a lungo, consentono inoltre alle famiglie di destinare parte della ricchezza al risparmio, tesa non solo a ricostituire il patrimonio eroso dalla crisi ma anche a creare quelle condizioni di protezione necessarie in un sistema economico ancora molto fragile.