Conte, presidente Anasf, al Sole 24 Ore: “No ai contratti ibridi per i giovani consulenti finanziari”

Occorre incentivare l’inserimento dei giovani nel settore della consulenza finanziaria ed è stato lanciato un tavolo con le altre associazioni del settore, in primis Assoreti, per mettere a disposizione della politica una proposta normativa fiscale in cui iscrivere le nuove iniziative a tutela e a sostegno dell’ingresso dei giovani nel settore della consulenza finanziaria”. Così Luigi Conte, presidente di Anasf (Associazione nazionale consulenti finanziari) ha delineato gli interventi per fronteggiare quella che molti hanno definito una crisi di vocazioni del settore durante un videoforum del Sole 24 Ore condotto da Marco lo Conte.

La carenza di giovani nel comparto della consulenza finanziaria è da attribuire, secondo Luigi Conte, a diverse cause: l’incertezza economica, accentuata dalla pandemia; la bassa educazione finanziaria degli italiani; la sofferenza economica in particolare del ceto medio; le forme di contratto penalizzanti per i più giovani.

Durante il suo intervento il presidente dell’Anasf, si è soffermato su quest’ultimo aspetto, sottolineando come ai giovani vengano spesso applicati contratti ibridi, composti da due part time: uno da dipendente e uno da agente. A tale proposito ha espresso la sua contrarietà e ha rilanciato una proposta quadro per incentivare, da un punto di vista fiscale oltre che normativo, l’introduzione nel mondo del lavoro del lavoro del consulente finanziario.