Corporate Compliance Management per AEC

Da settembre 2011 il Gruppo AEC ha intrapreso un percorso di Corporate Compliance Management per il miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia delle proprie attività. In particolare, si legge in una nota, AEC ha definito e approvato, nel consiglio di amministrazione del 20 aprile 2012 il Modello roganizzativo gestionale per la prevenzione di reati previsti dal D.Lgs 231 del 2001, e il Codice etico.

Il Mog, finalizzato a monitorare le aree a rischio e le aree strumentali, è atto a  contrastare il rischio di commissione dei reati anche attraverso la responsabilizzazione di tutti coloro che operano in nome e per conto di AEC. Ogni forma di comportamento illecito è assolutamente condannata da AEC, anche se posta in essere con l’intenzione di portare un vantaggio alla stessa.

Il Codice Etico, invece, è la “Carta Costituzionale” di AEC, una carta dei diritti e dei doveri morali che definisce la responsabilità etico-sociale di ogni attore dell’organizzazione aziendale. Il Codice è il principale strumento d’implementazione dell’etica all’interno di AEC. I destinatari sono pertanto chiamati al rispetto dei valori e dei principi ivi descritti e sono tenuti a tutelare e preservare, attraverso i propri comportamenti, la rispettabilità e l’immagine di AEC, nonché il suo patrimonio economico e umano.

AEC, inoltre, ha definito e implementato una serie di norme e best practice nazionali e internazionali, tra cui spiccano quelle relative all’anticorruzione e all’antiriciclaggio, come ad esempio il Bribery act 2010, sottolineate con particolare attenzione dai Lloyd’s.

Il processo di compliance si completa con il potenziamento e l’armonizzazione del sistema di politiche, procedure e istruzioni operative per una corretta gestione delle attività e la definizione e implementazione dei relativi meccanismi di controllo, grazie anche a un piano di formazione e affiancamento delle risorse.

Si è detto soddisfatto l’ad del Gruppo, Fabrizio Callarà, fiducioso nell’implementazione di questi due nuovi strumenti: “Sebbene il Decreto abbia previsto l’adozione del Modello solo in via facoltativa, AEC ne ha deciso l’adozione per assicurare che l’attività sia improntata al rispetto delle leggi e dei regolamenti che la disciplinano, e sia allo stesso tempo ispirata a principi di correttezza e trasparenza. il MOG ed il Codice Etico rappresentano il culmine di un processo in atto da tempo. Finalmente abbiamo formalizzato delle procedure già insite nel nostro modus operandi”.