”Non ci deve essere contrapposizione tra banche e imprese'”. Questo quanto dichiarato da Giovanni Costa, presidente della Cassa di Risparmio del Veneto a margine del convegno intitolato ”Veneto oltre la crisi: partnership pubblico-private per la crescita” promosso dall’Università degli Studi di Padova.”L’attenzione ai parametri patrimoniali e all’entità del debito rappresentano un passaggio necessario in questo momento di crisi, ma occorre superarli ponendo la massima concentrazione sulla dinamica reddituale. Occorre ripristinare i flussi di reddito – ha sottolineato Costa -. Se banche e aziende non sono messe nelle condizioni di avere un’adeguata redditività non ci sarà mai un’appropriata dotazione di capitale che le possa salvare e dare tranquillità all’intero sistema”.
Per Costa, ”aumentare la quantità di credito a disposizione delle aziende e far scendere il grado di rischio che le banche si assumono devono essere la nostra priorità. Per fare questo occorre che tutti gli attori del sistema come le associazioni di categoria, i consorzi fidi, Veneto Sviluppo e i professionisti si sentano coralmente impegnati”.
Se continua questa crisi, con l’impossibilità per le imprese di onorare gli impegni assunti, ”si corre il grave rischio – ha aggiunto Costa – che le banche si ritrovino proprietarie di un gran numero di aziende come gia’ accaduto negli anni Trenta. Dobbiamo avere la consapevolezza che la contrapposizione banca-impresa e’ una falsa contrapposizione e che se alimentata può portare gravi danni all’intero sistema economico-finanziario”.
