Il 2021 è stato un anno di grandi novità per Credipass, la società di mediazione creditizia che fa capo alla holding HGroup Spa. L’ultima in ordine cronologico ma non di importanza è l’accordo con l’ungherese Duna House Group per l’acquisizione di una partecipazione del 70% del capitale sociale di Hgroup, con future opzioni put/call che potranno portarne la proprietà al 100%.
SimplyBiz ha intervistato i protagonisti di questa annata importante per conoscere i progressi del 2021 e i progetti per il futuro.
Nel 2021 intermediato in crescita del 25%. La rete supera i 1.000 collaboratori. “Ma nel 2022 punteremo sui consulenti con fatturato più elevato”

“Dopo aver raggiunto il miliardo di intermediato a ottobre, Credipass conta di chiudere il 2021 con una produzione di 1,25 miliardi di euro, con un aumento del 25% rispetto al 2020. La crescita risulta ancora più elevata se si guarda al fatturato, che contiamo di chiudere con un +38% sullo scorso anno, passando da 31 milioni a 43 milioni. Questo sarà possibile grazie a un livello di redditività maggiore sulle singole pratiche”.
Come è cresciuta la rete nel 2021 e cosa avete in programma per i prossimi anni?
“Da inizio anno, la nostra rete è aumentata di circa 100 professionisti e ad oggi Credipass è la prima società di mediazione creditizia ad aver superato quota 1000 collaboratori.
Anche questo è un record che testimonia la crescita esponenziale dell’azienda, ma i numeri che ci interessano di più sono legati alle performance dei singoli collaboratori. A tal proposito, in linea con la nuova strategia commerciale, dal 2022 ridurremo il numero degli agenti portandolo a 850-900, e allo stesso tempo metteremo a disposizione dei top performer tutti gli strumenti necessari per far crescere il loro fatturato pro capite. Partirà a breve una campagna di recruiting che andrà proprio nella direzione di attirare i migliori professionisti della concorrenza.”.
Cessione del quinto: 140 milioni di erogato nel 2021

“Il successo registrato quest’anno è stato possibile anche grazie al nostro modello di business, da sempre basato sulla diversificazione. Il fatto di avere una divisione dedicata ai mutui, una dedicata alla cessione del quinto e una alle imprese genera benefici considerevoli sul fatturato. Quest’anno ci siamo concentrati in particolar modo sulla cessione del quinto e abbiamo intermediato 140 milioni di euro nel comparto. Questi straordinari risultati sono il frutto di un cocktail composto da un backoffice di eccelleza, sistemi it all’avanguardia, le migliori convenzioni bancarie, una forte focalizzazione alla soddisfazione del cliente e una lunga esperienza maturata sul prodotto da parte di tutto il team cqs”.
Quali traguardi vi siete dati per il prossimo triennio?
“Il nostro piano industriale prevede una crescita programmata del 10% per ogni anno. Ma grazie ad alcune convenzioni nuove e alla spinta della nuova operazione con Duna House Group l’incremento potrebbe anche superare questa soglia”.
L’accordo con Duna House Group e gli obiettivi di lungo periodo

“Nell’ultimo anno diversi fondi di private equity si sono avvicinati a HGroup manifestando il proprio interesse per l’acquisizione, anche del 100%, della società. Tuttavia la proprietà ha fatto ricadere la propria scelta su un partner industriale, per poter garantire quella continuità lavorativa che con i fondi difficilmente si riesce ad assicurare”.
Quali obiettivi contate di raggiungere insieme?
“Noi abbiamo chiuso l’operazione con un Ebitda 2021 di 4,5 milioni di euro, con un moltiplicatore superiore a quello con cui sono state chiuse operazioni precedenti nel settore e pari a 10,5 volte l’Ebitda di HGroup nel 2021. Contiamo di raggiungere i 40-45 milioni di euro a seguito di un aggiustamento del prezzo basato sui risultati finanziari effettivi del 2021, dell’earn out aggiuntivo sui risultati del 2022-2024 e del meccanismo di opzione put/call basato sui risultati futuri. Per questo motivo abbiamo condiviso un piano di lungo periodo, basato su 5-6 anni, e siamo convinti che insieme cresceremo ancora di più. Per Duna House Group, infatti, l’Italia sarà un trampolino di lancio verso la Spagna e la Francia. La società si appresta a crescere considerevolmente sul territorio nazionale, insieme a Credipass, aprendo altre società di mediazione creditizia”.