Il processo di compensazione deve essere più snello e veloce, al fine di sostenere le imprese in difficoltà, sottolineano le due associazioni, Grilli deve dare in tal senso precise indicazioni al Fisco, consentendo di inserire nella denuncia dei redditi di giugno la compensazione tra crediti e debiti attraverso la possibilità di allegare alla dichiarazione le richieste di pagamento ancora inevase.
Codacons e Comitas invitano poi le piccole e micro imprese ad una azione di autotutela e a non pagare le tasse nella misura dei crediti che vantano nei confronti della P.A., inserendo nella prossima denuncia dei redditi l’art. 1241 del Codice Civile che recita testualmente: “Estinzione per compensazione: Quando due persone sono obbligate l’una verso l’altra, i due debiti si estinguono per le quantità corrispondenti”.
Intanto, sulla scia dell’ondata di suicidi che si sta registrando nel nostro paese, le due organizzazioni hanno depositato questa mattina un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, in cui si chiede di aprire una indagine nei confronti del Ministero dell’economia per i reati di appropriazione indebita e istigazione al suicidio.
“Lo Stato vanta crediti verso le imprese per una somma che arriva a sfiorare i 100 miliardi di euro”, spiegano Codacons e Comitas. “Trattenendo queste somme e non avendo finora varato la compensazione tra crediti e debiti fiscali, il Governo si rende complice dei suicidi, poiché alimenta le difficoltà finanziarie degli imprenditori, ai quali attraverso l’Agenzia delle entrate intima di saldare immediatamente i propri debiti. Proprio in relazione a tale inadempimento abbiamo presentato oggi un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, chiedendo di procedere contro il ministero dell’Economia, per istigazione al suicidio e appropriazione indebita”.
Attraverso il blog www.carlorienzi.it, chi vanta crediti nei confronti della P.A. potrà chiedere di costituirsi parte civile nei confronti dell’esecutivo, al fine di ottenere il denaro spettante comprensivo di interessi.