Il trend di crescita delle richieste di finanziamento da parte delle imprese italiane, iniziato a partire dall’estate dello scorso anno, ha trovato conferma nel primo trimestre del nuovo anno, con un’accelerazione che ha portato il dato aggregato a un incremento del 15,9% rispetto al corrispondente periodo del 2013.
Lo rileva l’ultimo Barometro di Crif, che mostra come il dato aggregato a fine marzo fa segnare una crescita della domanda a due cifre che mancava dal terzo trimestre 2009.
Nonostante gli elementi di fragilità che ancora caratterizzano lo scenario economico, si può leggere nell’analisi, negli ultimi mesi l’indice della fiducia delle imprese ha fatto registrare il valore più alto da 2 anni a questa parte, segno di un progressivo recupero di terreno dopo anni di forte pessimismo. Senza considerare, poi, che si stanno moltiplicando le iniziative degli Istituti per stimolare la domanda di credito da parte degli operatori economici.
Queste le ultime evidenze dell’analisi elaborata sulla base del patrimonio informativo di Eurisc, il Sistema di Informazioni Creditizie di Crif che raccoglie i dati relativi a oltre 77 milioni di posizioni creditizie, di cui oltre 8 milioni attribuite a utenti business.
La dinamica in atto trova ulteriore conferma anche nella progressione presentata nella tabella seguente, che evidenzia l’andamento delle richieste nel I trimestre 2014 a confronto con le rilevazioni degli anni precedenti.
DOMANDA DI CREDITO DALLE IMPRESE (numero di richieste) nel I trimestre 2014 – a parità di giorni lavorativi
DOMANDA DI CREDITO (numero di richieste) | Var. % gennaio-marzo 2014 su gennaio-marzo 2013 | Var. % gennaio-marzo 2014 su gennaio-marzo 2012 | Var. % gennaio-marzo 2014 su gennaio-marzo 2011 | Var. % gennaio-marzo 2014 su gennaio-marzo 2010 | Var. % gennaio-marzo 2014 su gennaio-marzo 2009 |
+15,9% | +16,3% | +11,4% | +16,7% | +13,5% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
“Senza dubbio l’andamento della domanda di credito delle imprese va considerata tra i segnali più evidenti della progressiva ripresa della nostra economia, per quanto lenta nel recuperare le posizioni pre-crisi – ha sottolineato Simone Capecchi, direttore sales & marketing di Crif -. L’aspetto più rilevante è nel fatto che quello appena concluso è stato il terzo trimestre consecutivo con una crescita nel numero di richieste, fenomeno che non si osservava da almeno 6 anni, dovuto al contemporaneo concorrere di almeno due eventi positivi: la ripresa della fiducia delle imprese sullo sviluppo dei consumi interni e una rinnovata disponibilità di offerta di credito”.
Entrando maggiormente nel dettaglio, l’andamento delle richieste di credito nel I trimestre dell’anno risulta positivamente influenzato primariamente dal dato relativo alle Imprese Individuali, che fa segnare un +23,2% rispetto al corrispondente periodo del 2013; dato altrettanto positivo, seppur in misura meno eclatante, anche per le Società di Capitali e di Persone con un +10,9%.
Una lettura più completa della dinamica in corso è resa possibile anche dall’analisi dell’importo medio dei finanziamenti richiesti da parte delle imprese: nei primi tre mesi del 2014, infatti, per il complesso di imprese individuali e società si è attestato a 63.921 Euro (+1,3% rispetto allo stesso periodo del 2013).
Nello specifico, l’importo medio dei prestiti richiesti è risultato pari a 32.501 Euro per quanto riguarda le Imprese Individuali contro gli 87.605 Euro delle Società di Capitali e di Persone.
Relativamente alla distribuzione per classi di importo, invece, dal Barometro CRIF emerge che nei primi 3 mesi del 2014 più di 1/3 del totale delle richieste si è concentrato nella fascia inferiore ai 5.000 Euro, anche in virtù delle domande presentate da micro e piccole imprese, numericamente preponderanti nel tessuto economico italiano.
Distribuzione per classi di importo | 3 mesi 2014 |
Fino a 5.000 € | 38,5% |
Da 5 a 10.000 € | 8,9% |
Da 10 a 20.000 € | 15,8% |
Da 20 a 50.000 € | 18,3% |
Oltre 50.000 € | 18,5% |
100% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
“Negli ultimi anni le difficili dinamiche congiunturali e le criticità dei mercati di riferimento hanno avuto un significativo impatto sullo stato di salute e sulle condizioni economico-finanziarie delle imprese italiane. In particolare, le imprese focalizzate sul mercato interno per molto tempo hanno dovuto adottare un approccio prudenziale, comprimendo le richiesto di credito in attesa del consolidamento di una ripresa a lungo attesa – ha concluso Capecchi -. Per altro, il deterioramento dell’economia reale in questi difficili anni ha messo molte imprese nelle condizioni di non poter rispettare gli impegni finanziari in essere, generando un peggioramento della qualità del credito che ha indotto gli Istituti, a loro volta, a selezionare in modo accorto gli impieghi. I dati sulla domanda di credito degli ultimi tre trimestri sembrano finalmente indicare il consolidamento di una inversione di tendenza”.