Una piccola e media impresa su due incontra difficoltà a restituire il denaro preso in prestito dalle banche. Quasi il 40%, invece, continua a scontrarsi con il rifiuto di finanziamenti da parte degli istituti di credito. È quanto emerge da un’indagine dell’Adnkronos.
“Su cento imprese di piccola e media dimensione, distribuite su tutto il territorio nazionale, 47 dichiarano di aver accumulato un ritardo di pagamento superiore a tre rate nell’arco dell’ultimo anno; di queste, 33 ritengono di non poter riprendere a pagare con regolarità nel corso del prossimo anno”, si legge nello studio. “In sostanza, un terzo delle pmi alimenta il flusso delle nuove sofferenze delle banche. Proprio per questa ragione, gli istituti di credito non accennano ad allentare la stretta sui nuovi finanziamenti: 39 imprese su 100 denunciano di aver ricevuto un rifiuto alla richiesta di un prestito da parte di almeno tre banche nell’ultimo anno.
La difficoltà nel rapporto tra banche e Pmi è riassunto a livello nazionale nei numeri dell’ultimo bollettino mensile dell’Abi. A gennaio le sofferenze lorde hanno toccato un nuovo record, attestandosi a 160,42 miliardi. In rapporto agli impieghi, quindi al totale dei prestiti concessi, risultano pari all’8,4%, due punti percentuali sopra il livello di un anno prima. E non va meglio per quanto riguarda i prestiti. Il calo, per quanto riguarda i finanziamenti alle imprese è sempre sostenuto. A gennaio 2014 è del 5% (-5,2% il mese precedente e -2,6% un anno prima). Dati che evidenziano come il credit crunch sia tutt’altro che archiviato”.