La persistente debolezza del quadro economico generale, la drastica riduzione dei tassi di interesse a breve termine e la contrazione dei volumi intermediati incidono significativamente sui risultati della gestione operativa, il cui peggioramento rispetto all’anno precedente, risulta tuttavia mitigato grazie ai positivi effetti delle azioni di riduzione strutturale dei costi operativi intraprese.
Ancora, il prolungarsi della recessione economica in atto e l’incertezza circa le effettive prospettive di ripresa hanno indotto il Consiglio di Amministrazione ad adottare criteriestremamente prudenti per la valutazione della recuperabilità dei crediti anomali e la determinazione delle conseguenti rettifiche di valore, oltre che per le verifiche del valore delle attività immateriali iscritte in bilancio, principalmente dell’avviamento, ad esito dell’impairment test. Sulla base di tali premesse, il Consiglio ha ritenuto di rafforzare significativamente i livelli di copertura dei crediti deteriorati complessivi con un consistente incremento delle rettifiche, in linea anche con quanto auspicato dall’Organo di vigilanza, e di procedere ad ulteriori rettifiche dell’avviamento per complessivi 303 milioni di euro, con ciò determinando un risultato negativo di 322 milioni di euro. Tale svalutazione, pur essendo iscritta a Conto Economico sulla base dei vigenti principi contabili, non ha alcun impatto sull’operatività gestionale del Gruppo e non produce alcun effetto sul tangible value – pari a 3,67 euro per azione – e sui coefficienti patrimoniali, che sono calcolati deducendo tutti gli attivi immateriali, né riflessi sulla liquidità o sulla redditività prospettica.
Diversamente, qualora si escludessero gli effetti dell’impairment sull’avviamento e altre attività finanziarie, il risultato dell’esercizio sarebbe in sostanziale tenuta, pur in presenza del consistente incremento delle rettifiche su crediti.
A fronte del difficile contesto operativo, nel corso dell’esercizio l’attività del Gruppo è stata prioritariamente caratterizzata dalla realizzazione delle operazioni straordinarie delineate dal Piano Strategico per il conseguimento di importanti obiettivi di efficienza, competitività e redditività sostenibile nel lungo periodo.
In particolare, ha trovato attuazione il progetto di rafforzamento patrimoniale approvato dal Consiglio di Amministrazione nel marzo scorso, con a) il riscatto integrale anticipato del prestito obbligazionario “Credito Valtellinese 2009/2013 a tasso fisso convertibile con facoltà di rimborso in azioni”, concluso il 7 maggio scorso, che ha determinato un incremento del patrimonio di base di circa 106 milioni di euro, con un effetto positivo sul Core tier 1 di circa 50 basis point, b) la fusione per incorporazione della controllata Credito Artigiano, perfezionata il 10 settembre scorso, c) l’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria su azioni del Credito Siciliano, conclusa il 12 dicembre 2012, ad esito della quale la Capogruppo risulta ora detenere la quasi totalità del capitale sociale della controllata e d) l’avvio di iniziative strutturali di ottimizzazione dell garanzie delle RWA a fronte degli attivi creditizi, cui si aggiunge il passaggio al metodo TSA (Traditional Standardised Approach) per il calcolo del requisito patrimoniale sui rischi operativi, con un impatto complessivo sul Core tier 1 di circa 40 basis point.
Accanto alla semplificazione della struttura societaria e organizzativa, principalmente attraverso la diminuzione delle legal entity, sono stati realizzati ulteriori interventi di razionalizzazione del modello distributivo, con l’obiettivo di ottimizzare l’allocazione delle risorse e del capitale fra le diverse aree di business. Tra questi, la cessione di Aperta SGR e Lussemburgo Gestioni SA nell’ambito dell’accordo per lo sviluppo di un’alleanza strategica nel settore del risparmio gestito sottoscritto con Asset Management Holding, società che controlla Anima SGR.
Ad agosto 2012, è stato siglato un importante accordo sindacale volto a favorire il collocamento in quiescenza dei Dipendenti che alla data del 31.12.2012 hanno maturato i diritti pensionistici e l’accesso su base volontaria al “Fondo di Solidarietà” per il settore del credito. L’accordo sottoscritto – a fronte del quale sono stati contabilizzati oneri una tantum di 7,4 milioni nell’esercizio 2012 – consentirà il contenimento strutturale e permanente dei costi relativi al Personale, già a decorrere dal corrente esercizio.
Per contro, nell’ambito del medesimo accordo è prevista la definitiva stabilizzazione per almeno il 70% dei Dipendenti originariamente assunti con contratti a tempo determinato o di inserimento.
Gli aggregati patrimoniali
I crediti verso la clientela si attestano a 22 miliardi di euro (- 1,4% rispetto a fine 2011). Sulla qualità del credito incide la perdurante debolezza dell’economia. A livello di sistema, un numero crescente di imprese incontra difficoltà a rimborsare il credito. La quota dei prestiti ad aziende in temporanea difficoltà (incagli e prestiti ristrutturati) è in costante aumento, mentreresta contenuto il decadimento dei prestiti alle famiglie.
I crediti deteriorati, al netto delle rettifiche di valore, complessivamente assommano a 2,1 miliardi di euro in crescita del 25,7% rispetto a 1,67 miliardi a dicembre 2011. Nel dettaglio, i crediti in sofferenza netti si attestano a 615 milioni di euro a fronte di 573 milioni, con un aumento del 7,3% e un’incidenza sul portafoglio crediti pari al 2,8%, rispetto al 2,6% a fine 2011. Gli altri crediti di dubbio esito si rappresentano in 1.485 milioni di euro rispetto a 1.098 milioni dello scorso esercizio, con un’incidenza sul portafoglio crediti pari a 6,7% rispetto a 4,9%. Di questi, 798 milioni – rispetto a 633 milioni del precedente esercizio – sono riferiti a incagli, 180 milioni – contro 123 milioni a dicembre 2011 – sono costituiti da esposizioni ristrutturate, mentre 506 milioni sono i crediti scaduti, a fronte di 342 milioni dell’anno precedente. L’incremento è anche correlato alla diversa classificazione, con decorrenza 1° gennaio 2012, dei crediti scaduti da oltre 90 e fino a 180 giorni.
Il livello di copertura delle sofferenze si attesta al 59,7% rispetto al 56,5% dell’esercizio precedente, al 18,4% per i crediti classificati a incaglio e al 14,5% per le posizioni ristrutturate, anche questi in miglioramento rispetto al 10% per entrambe le categorie a dicembre 2011. Considerando, oltre alle rettifiche specifiche, anche il valore delle garanzie reali relative alle sofferenze, il grado di copertura complessivo delle stesse risulta superiore al 100%.
Le attività finanziarie assommano a 3,9 miliardi di euro rispetto a 2 miliardi dell’esercizio precedente e sono principalmente rappresentate da titoli di Stato italiani (iscritti prevalentemente nel portafoglio AFS – attività finanziarie disponibili per la vendita) che passano da 1,4 miliardi a 3,4 miliardi di euro. Nel corso del 2012, la gestione del portafoglio ha consentito un contribuito positivo al margine d’interesse e un importante risultato dell’area finanza. La riserva da valutazione relativa alle attività finanziarie disponibili per la vendita, rappresentata fra le poste di patrimonio netto, è negativa per a 120 milioni di euro, in miglioramento rispetto al valore negativo di 244 milioni di euro rilevato al 31 dicembre 2011.
La raccolta diretta raggiunge 22,1 miliardi di euro con una crescita pari a 0,1% su baseannua. La raccolta indiretta assomma a 11,2 miliardi di euro, in flessione del 3,2% rispetto a 11,6 miliardi a fine 2011, principalmente per effetto del negativo andamento dei mercati finanziari. La componente riferita al “risparmio gestito”, che si rappresenta in 4,9 miliardi di euro rispetto a 5 miliardi è sostanzialmente stabile, mentre la componente amministrata è in diminuzione del 4,4%. La raccolta globale raggiunge 33,3 miliardi di euro ed evidenzia una decelerazione dell’1% circa rispetto a dicembre 2011.
Il patrimonio netto e i coefficienti patrimoniali
Il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo, comprensivo della perdita dell’esercizio, si determina in 1.982 milioni di euro rispetto a 1.864 milioni di euro al 31 dicembre 2011. Il Patrimonio di Vigilanza assomma a 2.284 milioni di euro a fronte di attività di rischio ponderate pari a 19.885 milioni di euro.
Per quanto concerne i coefficienti di solvibilità – determinati sulla base del metodo standard di “Basilea II” – il core capital ratio si attesta a 8,1% rispetto a 7,3% al 31.12.2011, mentre il total capital ratio è pari al 11,5%, in raffronto a 10,6% a fine dicembre 2011.
La posizione di liquidità
La posizione di liquidità è in sensibile miglioramento. Al 31.12.2012 il saldo netto di liquidità complessiva – entro il nodo temporale dei 3 mesi – è pari a 2,4 miliardi di euro rispetto a 1,8 miliardi a dicembre 2011. Al 5 marzo il saldo netto di liquidità a 3 mesi si attesta a circa 3,5 miliardi di Euro. Le operazioni di finanziamento poste in essere con la Banca Centrale Europea sono pari a 3,25 miliardi, costituite da LTRO (“Long Term Refinancing Operation”) con scadenza a 3 anni, nell’ambito delle due operazioni straordinarie di rifinanziamento a dicembre 2011 e febbraio 2012 rispettivamente.
Nel corso dell’esercizio è stata perfezionata un’operazione di cartolarizzazione multioriginator di un portafoglio di mutui ad imprese, artigiani e famiglie produttrici per un totale di 2,8 miliardi di euro – la prima realizzata dal Gruppo Creval avente ad oggetto un portafoglio costituito esclusivamente da mutui ad imprese – ha consentito un ulteriore ampliamento degli attivi stanziabili per le operazioni di rifinanziamento presso la BCE.
La principale fonte di raccolta rimane quella costituita dalla clientela retail, stabile e diversificata, mentre permane contenuta la componente wholesale che rappresenta il 10,6% del totale. Al 31.12.2012, il rapporto crediti alla clientela/raccolta diretta è pari al 99,6%.
I risultati economici
Il margine di interesse si attesta a 478 milioni di euro rispetto a 525 milioni, con una flessione del 9% su base annua, risentendo dell’effetto combinato della caduta dei tassi di interesse a breve termine e della dinamica dei crediti alla clientela, nonché dell’aumento del costo del funding, anche correlato alla ricomposizione delle componenti di raccolta a vista a favore delle forme tecniche a scadenza, più onerose.
Le commissioni nette assommano a 266 milioni di euro, evidenziando una dinamica in contrazione del 7,8% su base annua, sulla quale incide anche l’ammontare della commissione per le passività garantite dallo Stato, utilizzate come sottostanti per operazioni di finanziamento con la BCE, per 15 milioni di euro e classificate tra le commissioni passive. Nel dettaglio, sono in flessione le commissioni da servizi di gestione, intermediazione e consulenza (-15,7% a/a), che continuano a risentire delle perduranti condizioni di volatilità dei mercati, quelle su operazioni di credito e altre (-1,2% a/a, al netto della commissione passiva per la garanzia statale), mentre aumentano del 3,4% a/a le commissioni per la gestione dei conti correnti e, in misura più accentuata (+ 6,2% a/a) le commissioni per operazioni di incasso e pagamento.
Gli utili delle partecipazioni valutate a patrimonio netto sono pari a 17,3 milioni di euro contro 16 milioni di euro del periodo di raffronto, mentre cresce significativamente il risultato dell’attività di negoziazione, cessione/riacquisto di AFS e di copertura, che si rappresenta in 32milioni di euro rispetto a 9,4 milioni dell’anno precedente.
Gli altri oneri/proventi di gestione – fitti attivi, proventi da servizi informatici e recuperi per spese varie – si attestano a 17 milioni di euro e includono anche la nuova Commissione Istruttoria Veloce applicata ai sensi del decreto MEF del 30.6.2012.
I proventi operativi assommano quindi a 810 milioni di euro e registrano una flessione del 5,6% rispetto a 858 milioni di euro del periodo di raffronto.
Gli oneri operativi, complessivamente pari a 534 milioni di euro rispetto a 551 milioni a dicembre 2011, sono in diminuzione del 3,2% su base annua, per effetto di severe azioni di cost saving volte al contenimento strutturale dei costi. Maggiormente accentuata, pari al 3,7%, la riduzione delle spese per il personale, che si attestano a 321 milioni, dei quali 7,4 milioni di euro per l’accantonamento al “Fondo di Solidarietà” conseguente l’accordo siglato lo scorso mese di agosto con le OO.SS. Le altre spese amministrative assommano a 172 milioni di euro e sono in riduzione del 2,9% rispetto a 177 milioni del 2011.
Le rettifiche di valore su attività materiali e immateriali per 40 milioni di euro sono sostanzialmente stabili rispetto all’esercizio precedente.
Il “cost/income ratio”, rapporto tra oneri e proventi operativi, si attesta a 65,8% – 64,9% al netto dell’accantonamento al “Fondo di solidarietà” – rispetto a 64,3% a dicembre 2011.
Il risultato netto della gestione operativa risulta pari a 277 milioni di euro in riduzione del 9,8% in rapporto a 307 milioni del 2011.
Le rettifiche di valore per deterioramento di crediti e altre attività finanziarie risultano pari a 391 milioni di euro rispetto a 172 milioni dello scorso anno, mentre gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri sono pari a 6,8 milioni di euro.
Nel dettaglio, le rettifiche di valore su crediti si attestano a 354 milioni di euro con un “costo del credito”, espresso in percentuale rispetto al totale dei crediti verso clientela, di 161 basis point, rispetto a 75 basis point dell’esercizio 2011. L’incremento è riconducibile, oltre che al sensibile ulteriore inasprimento del ciclo economico e del conseguente aumento dei crediti di dubbio esito, all’adozione di criteri estremamente prudenti per la valutazione della recuperabilità dei crediti anomali con l’obiettivo di un significativo rafforzamento dei livelli di copertura.
Le rettifiche di valore per deterioramento di altre attività finanziarie risultano pari a 37 milioni di euro e sono riconducibili prevalentemente a svalutazioni di titoli di capitale ricompresi fra le Attività finanziarie disponibili per la vendita, principalmente riferiti alla quota di partecipazione in Banca Tercas.
Sul risultato lordo dell’operatività corrente incidono poi le rettifiche di valore dell’avviamento (impairment) per 303 milioni di euro e si riferiscono alla svalutazione dell’avviamento precedentemente iscritto nel bilancio consolidato per complessivi 609 milioni di euro, in conseguenza dell’ulteriore peggioramento del contesto macroeconomico e di settore e delle effettive prospettive di ripresa del ciclo economico.
Il risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte è quindi negativo per 425 milioni di euro.
Le imposte sul reddito dell’esercizio risultano positive per 80 milioni di euro e includono a) l’effetto economico positivo dell’affrancamento ai fini fiscali dei maggiori valori iscritti a titolo di avviamento, ai sensi dell’art. 15, comma 10, del Decreto Legge 185/2008, e dell’art. 176, comma 2-ter, del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, per 27,9 milioni di euro, b) la deducibilità analitica dall’IRES delle quote di IRAP relative al costo del personale non dedotto per i periodi di imposta a partire dal 2007, ai sensi dei Decreti Legge n. 201/2011 e n. 16/2012, per circa 14,5 milioni di euro, c) le imposte differite attive e passive relative all’impairment sull’avviamento per 38,5 milioni di euro.
La cessione delle controllate Aperta SGR e Lussemburgo Gestioni SA comporta la rilevazione di utili di attività in via di dismissione per circa 26 milioni di euro.
Il risultato del periodo di pertinenza del Gruppo – dedotta la quota di pertinenza di terzi – risulta quindi negativo per 322 milioni di euro.
I fatti di rilievo dopo la chiusura dell’esercizio
Successivamente alla chiusura dell’esercizio, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la fusione per incorporazione nella Capogruppo di Deltas Società consortile per Azioni, società interamente controllata dal Credito Valtellinese, ai sensi dell’art. 2505 del codice civile. La stipula dell’atto di fusione e la data di decorrenza dei relativi effetti giuridici è indicativamente prevista per il 31 marzo 2013.
Ancora, in data 1° marzo 2013, è stato sottoscritto con Istifid Società Fiduciaria e di Revisione S.p.A. un accordo per la cessione di Aperta Fiduciaria S.r.l. – società controllata al 100% dal Creval – prevista per il 1° luglio 2013.
Le prospettive per l’esercizio in corso
Persistente resta la debolezza del contesto internazionale e del quadro congiunturale nell’area dell’euro nonostante le tensioni sui mercati finanziari siano in sostanziale allentamento grazie all’azione monetaria. Nel nostro Paese la fase ciclica si conferma debole anche nei mesi iniziali del 2013. Preoccupante resta il quadro legato all’occupazione, tuttavia un ritorno alla crescita è prefigurabile nella seconda metà dell’anno, sia pure su ritmi modesti e con ampi margini di incertezza.
La contenuta dinamica dei volumi intermediati e l’incidenza del costo del rischio di credito continueranno a riverberare effetti negativi sulla redditività della banca, almeno fino a che il ciclo economico non mostrerà segnali di ripresa. L’incertezza legata all’andamento della congiuntura economica e all’evoluzione dei mercati finanziari condizionerà tempi ed entità di recupero dei margini, che, comunque, sono destinati ad attestarsi su livelli inferiori a quelli, non più sostenibili, degli anni antecedenti la crisi.
Assemblea dei soci
Sempre in data odierna il Consiglio di Amministrazione ha formalizzato la convocazione dell’Assemblea ordinaria e straordinaria dei Soci per il 26 aprile 2013 alle ore 9.00 in prima convocazione in Sondrio e, occorrendo, il giorno successivo sabato 27 aprile 2013 alle ore 9.00 in seconda convocazione, presso (i) il Polo Fieristico Provinciale in Morbegno (SO) via Passerini 7/8, nonché, ai sensi dell’art. 25 dello Statuto sociale e dell’art. 2 del “Regolamento delle Assemblee del Credito Valtellinese”, mediante l’utilizzo di sistemi di comunicazione a distanza, presso (ii) l’Auditorium di MiCo – Milano Congressi in Milano Piazzale Carlo Magno, 1 – GATE 17 e presso (iii) la sala riunioni della Direzione Generale del Credito Siciliano in Acireale (CT) Via Sclafani 40/b. L’Avviso di convocazione sarà pubblicato nei termini di legge.
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