Crescono i mutui buy-to-let

Secondo gli esperti del Cml a determinare questo aumento è stata la combinazione di due fattori, la diminuzione del prezzo delle case e l’aumento dei canoni d’affitto, che hanno reso il settore più attraente per gli investitori.

Un’opinione condivisa anche da David Whittaker, managing director di Mortgages for business: “La crescita registrata dai mutui buy-to-let riflette chiaramente le condizioni del mercato immobiliare, che ha visto un notevole balzo in avanti delle domande di affitto, dato che sono sempre meno le persone che possono permettersi di comprare casa”.

A questo si associa quella che gli agenti immobiliari britannici hanno definito una vera “febbre degli affitti” scatenatasi per i Giochi olimpici. Il sito specializzato Easyroommate.co.uk, ad esempio, ha calcolato che il canone medio settimanale nei quartieri in prossimità del centro olimpico è aumentato in pochi mesi da 17 a 147 sterline.

Ma nonostante la performance positiva dell’ultimo periodo, gli addetti ai lavori invitano alla prudenza. Tracy Kellett, managing director di Bdi Home Finders, ha spiegato che “chiunque pensi di accendere un mutuo buy-to-let – e il loro numero sta crescendo di giorno in giorno, man mano che i prezzi delle case scendono – dovrebbe prendere in considerazione una prospettiva almeno tra i 5 e i 10 anni per valutare la convenienza dell’affare. Comprare adesso un appartamento da affittare è vantaggioso perché le richieste di locazione sono elevate, ma tra un po’ di tempo le prospettive potrebbero cambiare notevolmente”.