Un dato certamente positivo, ma di per sé non sufficiente per impostare una disamina ragionata sull’andamento delle richieste di finanziamento da parte delle aziende della Penisola e sul sotteso quadro macroeconomico.
Osservando la domanda aggregata nei primi tre mesi del 2012, quello che risulta è una crescita contenuta rispetto al corrispondente periodo dei 2 anni precedenti (rispettivamente l’aumento è dello 0,4% e dello 0,5%), che si trasforma però in un netto calo (meno 8%) se si prende come termine di paragone il 2009, momento in cui le ripercussioni della crisi avevano da poco iniziato a manifestarsi.
A livello geografico il quadro che emerge è piuttosto eterogeneo: accanto a picchi a doppia cifra registrati dalle richieste di credito in Sardegna, Liguria, Calabria, Molise e Valle d’Aosta, si può notare un’evidente contrazione nel Lazio (meno 6%), in Sicilia e nelle Marche (meno 5%).
Per quanto riguarda infine l’importo medio delle domande, il primo trimestre dell’anno ha visto un incremento del 9% rispetto allo stesso periodo del 2011 (41.975 contro 38.008 euro), che ha riguardato sia le ditte individuali (23.028 contro 19.086 euro) che le società (54.223 contro 49.985 euro).