Nello specifico, per quanto riguarda la domanda di mutui ipotecari, giugno ha fatto registrare un -42% rispetto al corrispondente mese del 2011.
La domanda aggregata registrata sull’Eurisc – il Sistema di informazioni creditizie di Crif che raccoglie i dati relativi ad oltre 78 milioni di posizioni creditizie – evidenzia però una contrazione complessiva nel primo semestre dell’anno in corso pari al -44% rispetto ai primi 6 mesi del 2011.
MUTUI | Var. % su anno precedente | Giorni lavorativi: differenza su anno precedente | Var. % su anno precedente ponderata |
Totale 2008 | -4% | 0 | -4% |
Totale 2009 | +7% | +1 | +7% |
Totale 2010 | +1% | +1 | +1% |
Totale 2011 | -20% | -2 | -19% |
Gennaio 2012 | -41% | +1 | -44% |
Febbraio 2012 | -46% | +1 | -48% |
Marzo 2012 | -47% | 0 | -47% |
Aprile 2012 | -48% | -1 | -45% |
Maggio 2012 | -38% | 0 | -38% |
Giugno 2012 | -42% | 0 | -42% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Estendendo l’orizzonte temporale di analisi, il confronto tra il trend delle richieste di mutui nel primo semestre dell’anno in corso con il corrispondente periodo degli anni precedenti evidenzia un andamento sostanzialmente costante, nel segno di una pesante contrazione.
RICHIESTE DI MUTUI | Var. % I semestre 2012 su I semestre 2011 | Var. % I semestre 2012 su I semestre 2010 | Var. % I semestre 2012 su I semestre 2009 | Var. % I semestre 2012 I semestre 2008 |
Gennaio-Giugno | -44% | -49% | -50% | -48% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Nell’ultimo anno la dinamica della domanda di mutui residenziali da parte delle famiglie ha evidenziato un progressivo rallentamento, riflettendo il peggioramento sia del clima di fiducia sia delle prospettive sul mercato degli immobili residenziali. A scoraggiare la richiesta di finanziamenti per la casa potrebbero aver concorso anche l’aumento dei tassi di interesse applicati ai nuovi contratti, l’introduzione dell’IMU oltre all’irrigidimento dei criteri di concessione derivanti dalle difficoltà di provvista da parte degli istituti di credito.
Per quanto riguarda durate e importi, le classi preferite dagli italiani nella domanda di mutui si confermano essere rispettivamente quelle tra i 25 e 30 anni (con una quota del 30,5% del totale, sostanzialmente stabile rispetto al pari periodo 2011) e quella compresa tra i 100 e i 150.000 euro (con una quota del 29,3%, in calo di oltre 1,5 punti percentuali).
Ad ogni modo, nel I semestre 2012 l’importo medio dei mutui richiesti si è attestato a 131.765 Euro contro i 137.055 Euro del corrispondente periodo 2011.
In termini di variazioni, le classi maggiormente in crescita sono invece quelle tra i 15 e i 20 anni (22,3% del totale, in aumento di 1,3 punti percentuali) e quelle sotto i 75.000 euro (+2,6 punti percentuali, quota del 24,4%) e tra i 75 e i 100.000 euro (+2,7 punti percentuali e quota del 20,3%).
Classi di Durata Mutui ipotecari | 6 mesi 2012 | |
Fino a 5 anni | 1,0% | |
Da 5 a 10 anni | 9,6% | |
Da 10 a 15 anni | 15,1% | |
Da 15 a 20 anni | 22,3% | |
Da 20 a 25 anni | 19,3% | |
Da 25 a 30 anni | 30,5% | |
Oltre 30 anni | 2,2% | |
| 100% | |
Classi di Importo Mutui ipotecari | 6 mesi 2012 | |
Fino a 75.000 € | 24,43% | |
Da 75 a 100.000 € | 20,32% | |
Da 100 a 150.000 € | 29,34% | |
Da 150 a 300.000 € | 22,41% | |
Oltre 300.000 € | 3,50% | |
100% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie