Si è ridotta di un quarto la richiesta dei mutui a marzo. A darne notizia è il Barometro dei mutui di Crif, che conferma il trend negativo della richiesta e attribuisce la causa della flessione, pari al 25,8%, al “costante ridimensionamento delle surroghe, il cui peso arriva a spiegare il 14% del totale”. Secondo l’analisi lo scorso mese sono aumentate invece del 26,6% le domande di finanziamenti finalizzati all’acquisto di beni e servizi e del speculare 20,7% i prestiti personali.
Ampliando la visuale, nel l primo trimestre dell’anno si conferma l’andamento divergente, con le richieste di mutui immobiliari che hanno segnato un -25,5% mentre i prestiti, nel complesso di personali più finalizzati, sono cresciuti del 24,3% rispetto al corrispondente periodo del 2021.
“Anche in questi primi mesi dell’anno il comparto dei mutui risulta frenato dalla debolezza delle surroghe, che vedono la costante riduzione della platea di contratti per i quali risulta ancora conveniente la rinegoziazione – commenta Simone Capecchi, executive director di Crif –. Tuttavia, se guardiamo i nuovi mutui, i volumi di richiesta mostrano una sostanziale tenuta grazie in particolare alla vivacità degli under 35, che mostrano un’incidenza stabilmente superiore al 30% del totale ed esercitano un ruolo di traino sull’intero comparto. Al contempo, la situazione congiunturale particolarmente instabile a causa del pericolo inflazione e del conflitto in Ucraina ancora non si riflette in modo evidente sulla domanda di prestiti, che complessivamente resta superiore non solo al 2021 ma anche al corrispondente trimestre 2019, prima dello scoppio della pandemia. In questo contesto da segnalare un altro fenomeno positivo, accelerato dalla diffusione della pandemia negli ultimi due anni, rappresentato dal flusso di richieste indirizzato verso le piattaforme di operatori digitali, che nel I trimestre del 2022 è cresciuto del +178% rispetto allo stesso periodo del 2021, con una accentuazione marcata tra i consumatori della generazione Z, che fanno segnare una crescita addirittura del +350% A seguire i baby boomers, con un +183%, e i millennnials, con un +165%, a riprova del fatto che la domanda digitale è ormai un fenomeno transgenerazionale”.
Richieste di mutui: gli italiani privilegiano piani di rimborso più lunghi e importi più elevati rispetto al passato
Nel Barometro dei mutui Crif segnala come, in questa fase di incertezza, gli italiani continuino a privilegiare piani di rimborso più lunghi, con oltre l’80% delle richieste che prevede una durata superiore ai 15 anni.
L’importo medio richiesto, invece, nel mese di marzo si è attestato a 143.423 euro, in crescita del +4,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Per i prestiti importi in calo
In frenata, invece, l’importo medio dei finanziamenti richiesti, che nell’aggregato di prestiti personali e finalizzati esaminati da Crif a marzo è risultato pari a 9.131 euro (-8,5% rispetto al valore del corrispondente mese 2021).
Nello specifico dei prestiti finalizzati, il valore mediamente richiesto si è attestato a 6.337 euro (-17,8% rispetto alla corrispondente rilevazione del 2021, a conferma della crescente incidenza dei finanziamenti a sostegno di acquisti anche di importo contenuto), mentre per i prestiti personali è risultato pari a 13.408 euro (+0,3%).