Di seguito sono riportati, oltre ai dati sull’andamento complessivo della domanda di mutui del 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012, le variazioni percentuali mensili rilevate su EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di Crif che raccoglie i dati relativi ad oltre 78 milioni di posizioni creditizie. Le variazioni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente sono indicate sia in valori assoluti sia ponderate, cioè al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi.
MUTUI | Var. % su anno precedente | Giorni lavorativi: differenza su anno precedente | Var. % su anno precedente ponderata |
Totale 2008 | -4% | 0 | -4% |
Totale 2009 | +7% | +1 | +7% |
Totale 2010 | +1% | +1 | +1% |
Totale 2011 | -20% | -3 | -19% |
Gennaio 2012 | -41% | +1 | -44% |
Febbraio 2012 | -46% | +1 | -48% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Il grafico riepilogativo della domanda di mutui a partire da gennaio 2009, quando la crisi economica aveva da poco iniziato a far sentire i suoi effetti, rende più evidente il trend in atto: il dato di febbraio non rappresenta in sé una sorpresa viste le performance registrate già negli ultimi mesi ma è l’osservazione del percorso di costante e pesante contrazione rilevato a partire dall’inizio del 2011, e accentuatosi ulteriormente nell’ultimo quadrimestre, ad assumere contorni preoccupanti.
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Analizzando l’andamento della domanda del primo bimestre degli ultimi anni rispetto al precedente si evidenzia come solo il 2012 abbia fatto segnare un ingente calo a doppia cifra, mentre gli altri anni evidenziano andamenti poco distanti dallo zero, rispettivamente -1% per il 2011, +4% per il 2010 e -2% per il 2009.
Confrontando, invece, il primo bimestre dell’anno con gli anni precedenti, emergono cali tutti superiori al -45%.
DOMANDA DI MUTUI (numero di richieste) a Gennaio-Febbraio 2012 – a parità di giorni lavorativi
MUTUI | Var. % 2012 su 2011 | Var. % 2011 su 2010 | Var. % 2010 su 2009 | Var. % 2009 su 2008 |
Gennaio-Febbraio | -46% | -1% | +4% | -2% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
MUTUI | Var. % 2012 su 2011 | Var. % 2012 su 2010 | Var. % 2012 su 2009 | Var. % 2012 su 2008 |
Gennaio-Febbraio | -46% | -47% | -45% | -46% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Entrando nel dettaglio, dall’analisi delle richieste per fasce di durata emerge che la distribuzione rimane sostanzialmente stabile rispetto ai mesi precedenti e lo spostamento più evidente si rileva per le classi dai 15 ai 20 anni, in lieve aumento, e per quella oltre i 30 anni, in leggero calo. In ogni caso, la classe ad essere maggiormente richiesta dalle famiglie italiane continua ad essere quella compresa tra i 25 e i 30 anni, con una quota del 30%.
Relativamente alla distribuzione delle richieste di mutuo in funzione dell’importo è molto accentuato il continuo spostamento rispetto al corrispondente periodo del 2011: ad ogni modo, le fasce di domanda che aumentano di più sono quelle fino ai 100.000 euro.
Rimane però la fascia di importo compresa tra 100 e 150.000 € quella in cui si concentrano maggiormente le preferenze degli italiani, con una quota prossima al 30%.
Classi di Importo | 2 mesi 2011 | 2 mesi 2012 | |
Mutui Ipotecari | 0 – 75.000 € | 22,06% | 24,49% |
Mutui Ipotecari | 75.000 -100.000 € | 18,21% | 19,94% |
Mutui Ipotecari | 100.000 -150.000 € | 30,91% | 29,83% |
Mutui Ipotecari | 150.000 -300.000 € | 25,20% | 22,26% |
Mutui Ipotecari | Oltre 300.000 € | 3,61% | 3,48% |
100% | 100% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
È però l’analisi dell’importo medio dei mutui richiesti a far emergere un ulteriore significativo segnale della estrema cautela con la quale in questa delicata fase si stanno muovendo le famiglie italiane: a febbraio 2012, infatti, l’importo medio evidenzia il calo già rilevato nel corso dell’anno scorso, assestandosi a 130.700 euro, il valore più contenuto mai registrato negli ultimi 5 anni.
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Analizzando infine la domanda in base all’età dei soggetti richiedenti mutui ipotecari, quasi il 64% delle richieste presentate nei primi due mesi dell’anno proviene da clienti tra i 25 e i 44 anni.