Di seguito sono riportati i dati di dettaglio della domanda di prestiti rilevata su Eurisc, il Sistema di informazioni creditizie di Crif che raccoglie i dati relativi ad oltre 78 milioni di posizioni creditizie. Le variazioni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente sono ponderate, cioè al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi.
RICHIESTE DI PRESTITI | Var. % su anno precedente ponderata |
Totale 2008 | -4% |
Totale 2009 | -8% |
Totale 2010 | -3% |
Totale 2011 | -4% |
Gennaio 2012 | -15% |
Febbraio 2012 | -17% |
Marzo 2012 | -9% |
Aprile 2012 | -6% |
Maggio 2012 | 0% |
Giugno 2012 | 0% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Doppia cifra negativa cui comunque si avvicina il dato semestrale complessivo della domanda di prestiti, segnando un -8% nella prima metà del 2012 rispetto al primo semestre dello scorso anno. Calo che cresce significativamente allargando il confronto agli anni precedenti, arrivando a toccare un pesante -23% nel confronto tra numero di richieste di prestiti del primo semestre 2012 con quelle registrate nel primo semestre del 2008, prima dello scoppio della crisi economica.
RICHIESTE DI PRESTITI | Var. % I semestre 2012 su I semestre 2011 | Var. % I semestre 2012 vs I semestre 2010 | Var. % I semestre 2012 vs I semestre 2009 | Var. % I semestre 2012 vs I semestre 2008 |
Gennaio-Giugno | -8% | -10% | -14% | -23% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Approfondendo le evidenze relative a durate e importi, nel primo semestre del 2012 la classe di durata dei prestiti finalizzati maggiormente richiesta risulta essere quella fino a 1 anno, con oltre il 32% del totale, mentre per i prestiti personali la durata oltre i 5 anni è quella predominante (quasi il 42%).
Classi di Durata prestiti finalizzati | 6 mesi 2012 | Classi di Durata prestiti personali | 6 mesi 2012 | |
Fino a 1 anno | 32,17% | Fino a 1 anno | 2,97% | |
Da 1 a 1,5 anni | 7,25% | Da 1 a 1,5 anni | 1,60% | |
Da 1,5 a 2 anni | 13,10% | Da 1,5 a 2 anni | 7,14% | |
Da 2 a 3 anni | 22,09% | Da 2 a 3 anni | 15,35% | |
Da 3 a 4 anni | 9,13% | Da 3 a 4 anni | 11,37% | |
Da 4 a 5 anni | 8,50% | Da 4 a 5 anni | 19,87% | |
Oltre i 5 anni | 7,76% | Oltre i 5 anni | 41,7% | |
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Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Relativamente agli importi, per i prestiti finalizzati si concentra oltre il 69% della domanda complessiva nella classe sotto i 5.000 Euro mentre l’importo medio nel primo semestre dell’anno in corso si è assestato a 5.041 euro, in ulteriore calo rispetto ai 5.412 euro dei primi 6 mesi 2011.
Anche per i prestiti personali la distribuzione mostra il prevalere delle classi di importo più contenuto e un importo medio che nel primo semestre 2012 è sceso a 12.014 euro rispetto ai 12.380 euro del pari semestre 2011.
Classi di Importo prestiti finalizzati | 6 mesi 2012 | Classi di Importo prestiti personali | 6 mesi 2012 | |
fino a 5.000 € | 69,10% | fino a 5.000 € | 24,39% | |
Da 5 a 10.000 € | 12,52% | Da 5 a 10.000 € | 29,72% | |
Da 10 a 20.000 € | 14,25% | Da 10 a 20.000 € | 29,21% | |
Da 20 a 35.000 € | 3,57% | Da 20 a 35.000 € | 13,97% | |
Oltre 35.000 | 0,56% | Oltre 35.000 € | 2,71% | |
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Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
“Relativamente alla dinamica registrata per la domanda di prestiti bisogna considerare che i consumi di beni durevoli, per l’acquisto dei quali appunto più frequentemente si ricorre ad un finanziamento, stanno facendo segnare una netta contrazione – ha commentato Enrico Lodi, direttore generale Credit bureau services di Crif -. D’altro canto, negli ultimi anni il difficile scenario macroeconomico e finanziario ha determinato una sostanziale diminuzione del reddito disponibile in termini reali e una erosione della propensione al risparmio delle famiglie italiane che, di conseguenza, sono state indotte a rinviare gli acquisti, specie nel caso di beni di importo più consistente. Ulteriori rinvii di alcuni acquisti emergono come non praticabile, e questo probabilmente spiega la “ripresina” della domanda di prestiti evidenziatasi a maggio e giugno. Per evitare il consolidamento di questa dinamica comunque negativa nell’immediato giocherà un ruolo fondamentale anche il prolungamento di iniziative di sostegno come, ad esempio, la moratoria sui debiti, in scadenza a fine luglio”.