Nel 2024, nel corso della propria attività di vigilanza, l’Oam (Organismo agenti e mediatori) ha individuato alcuni modelli operativi presenti nel comparto degli intermediari del credito e dei servizi di pagamento. In particolare, nella relazione annuale sull’attività svolta lo scorso anno, si sofferma su tre tipi di operatori:
- piattaforme di lending – crowdfunding operanti per conto di Psp e Imel comunitari autorizzati sul territorio italiano in regime di libera prestazione di servizi;
- piattaforme di comparazione e preventivazione di offerte di finanziamento;
- software house e api.
Piattaforme di lending – crowdfunding operanti per conto di Psp e Imel comunitari autorizzati sul territorio italiano in regime di libera prestazione di servizi
Lo scorso anno l’ufficio di vigilanza, nell’ambito delle proprie attività di controllo derivanti dalle segnalazioni di terzi, ha avviato un approfondimento in merito all’operatività dei fornitori di servizi di crowdfunding che, per la gestione dei flussi finanziari collegati alle campagne pubblicate sulle piattaforme di lendingcrowdfunding, si avvalgano, in via esclusiva o preferenziale, degli Ip e Imel autorizzati alla distribuzione di servizi di pagamento sul territorio nazionale in libera prestazione di servizi attraverso una rete di agenti e soggetti convenzionati, tra i quali potrebbero annoverarsi anche le piattaforme stesse.
Nel corso dell’approfondimento è emersa la necessità di valutare l’impatto che un’operatività transfrontaliera di tali soggetti potrebbe avere sulla disciplina di settore degli intermediari del credito, alla luce delle linee guida condivise dall’Organismo e dalla Banca d’Italia a giugno 2024 sul tema della qualificazione come agenti nei servizi di pagamento dei fornitori di servizi di crowdfunding.
L’Oam ha infatti evidenziato problematiche legate al modus operandi degli intermediari comunitari stabiliti in Italia e degli Ip e Imel autorizzati alla distribuzione di servizi di pagamento sul territorio nazionale in libera prestazione di servizi, con particolare riferimento alla normativa aml e di trasparenza nazionale e quindi all’obbligo di istituzione di un punto di contatto centrale e conseguente comunicazione della rete di agenti e/o soggetti convenzionati di cui si avvale.
Piattaforme di comparazione e preventivazione di offerte di finanziamento
L’Organismo ha portato avanti, anche nel corso del 2024, l’analisi del modello operativo adottato da soggetti presenti nel mercato dell’intermediazione del credito per mezzo di siti internet, che permettono al consumatore – compilando un questionario online con i propri dati e le proprie esigenze di credito – di confrontare gratuitamente le specifiche caratteristiche di uno o più preventivi di prodotti del credito erogati da intermediari finanziari diversi, talvolta agevolando il successivo contatto tra le parti.
“Tale prassi, benché in linea con la progressiva e costante diffusione dell’innovazione tecnologica nel settore dell’intermediazione del credito, potrebbe incorrere in alcuni profili di violazione della riserva a favore di soggetti autorizzati, in ragione del contatto con il pubblico da parte delle piattaforme rispetto a informazioni, promozioni o addirittura istruttorie relative a possibili richieste di finanziamento”, precisa l’Oam nella relazione annuale.
A questo proposito già a luglio 2022 l’Organismo aveva diramato una comunicazione interpretativa al mercato, con l’obiettivo assicurare la parità di condizioni tra gli operatori del mercato, a prescindere dalle modalità di svolgimento dell’intermediazione creditizia mediante rete fisica oppure tramite canali digitali.
In quella occasione aveva chiarito la necessità dell’iscrizione nei propri elenchi da parte di quelle piattaforme e siti che effettuino la raccolta, presso l’utente, di dati anagrafici e di esigenza creditizia seguita da una proposta di preventivo – anche mediante prospettazione di diversi importi di rata riconducibili a diversi finanziatori – fornendo successivamente all’utente la possibilità di ricontatto da parte del finanziatore.
Analogamente si configura come “attività riservata” e dunque comporta l’iscrizione negli elenchi dell’Organismo anche la raccolta, presso l’utente, di dati anagrafici e di esigenza creditizia non seguita dalla proposta di più offerte di credito, ma comunque accompagnata dall’indirizzamento dei dati raccolti verso uno specifico finanziatore, scelto dalla piattaforma stessa.
Software house e api
Infine, l’Oam nel 2024 ha riscontrato l’attività di soggetti non iscritti nei propri elenchi, che offrono – tramite piattaforme web – servizi di pagamento per conto di istituti di pagamento comunitari, a favore di fornitori di beni e servizi, connessi e finalizzati all’acquisto dei beni da parte del cliente finale. In particolare, tra queste, è stata approfondita l’operatività di talune società di sviluppo software attive nella gestione delle api (application programming interfaces) e della relativa infrastruttura tecnologica di piattaforme online che promuovono servizi di pagamento diversificati e personalizzabili nei confronti dei dealer e/o clientela.