Berlino, 10 gennaio 2017, anniversario della morte di David Bowie. Un morto impiccato, un’indagine per omicidio chiusa in fretta con l’arresto dell’amante del defunto. Lui la picchiava, lei si è vendicata. Il social media manager Andrea Straniero e il suo amico avvocato Sandro conoscono la ragazza e sanno che è innocente. Per scagionarla, arrivano fino a Kyoto sulle tracce della ex moglie di Karl fuggita da Berlino. Dice di sapere chi è il colpevole: è attendibile una donna che lascia indizi su Instagram postando biglietti dei biscotti della fortuna cinesi? Intanto, alla periferia est di Berlino, si afferma il misterioso Nazikommunist Partei guidato da Olaf, sanguinario postino della ex DDR, e dal prof. Kravets, filonazista ed esperto in dna delle piante. A Roma invece, scoppia una strana epidemia: le persone, colte da scatti d’ira, uccidono senza pietà. È tutto collegato? Questa la trama di Altre forme di vita, il nuovo romanzo di Simone Gaballo, acquistabile in pre-ordine su Bookabook, dove è attiva una raccolta in crowdfunding che si chiuderà tra 54 giorni (aggiornato a lunedì 31 gennaio).
Gaballo, nato a Roma nel 1974, è alla sua seconda fatica letteraria dopo l’uscita, nel 2018, di A Berlino va bene (Edizioni Ultra). Giornalista, social media specialist, blogger di prima generazione, tra le sue pubblicazioni vi sono anche alcuni racconti brevi: l’ultimo in ordine di tempo è stato selezionato da una giuria del Comune di Certaldo e del Touring Club Italiano e incluso nella raccolta Racconti isolati – Un Decameron al tempo del Covid (2021, Federighi Editore).
È la prima volta che utilizzi un sistema di crowdfunding?
Sì, e posso dire che lo trovo stimolante e al tempo stesso faticoso. Mi sono trovato a promuovere me stesso e, da social media specialist, credo che mi riesca molto meglio creare contenuti pubblicitari per i miei clienti. Cento giorni per vendere duecento copie con l’obiettivo ultimo di essere distribuito in libreria e sui principali siti di e-commerce. È una sfida impegnativa per qualsiasi scrittore poco conosciuto, viste anche le statistiche non lusinghiere sui lettori di libri in Italia. Con il romanzo di esordio ho raggiunto più di 200 copie vendute, contando anche sul passaparola. Qui, il potenziale lettore deve fidarsi della trama e dei primi capitoli presenti nella pagina dedicata all’opera. Per i più curiosi, una volta acquistato Altre forme di vita in versione cartacea o e-book, ho messo a disposizione la bozza in formato elettronico. Ho appena superato il giro di boa delle 100 copie vendute e so che non sarà facile centrare l’obiettivo, ma la determinazione non mi manca. Il crowdfunding è un sistema democratico che consiglio soprattutto a chi, non trovando case editrici serie che lo pubblichino, rischia di rivolgersi a case editrici a pagamento di dubbia fama o al self publishing, che ritengo un metodo troppo autoreferenziale.
Di cosa parla il tuo libro?
Volevo realizzare un thriller che avesse dentro elementi di fantascienza, di giallo classico, citazionismo pop e una consistente spruzzata di ironia, con un occhio molto attento anche ai nuovi estremismi politici europei e ai fenomeni di complottismo in Rete. Si parte da un uomo impiccato in un residence berlinese e si arriva a parlare di tradizioni e cibi giapponesi, birra, guerra fredda, sostanze aliene, neonazismo, hacker, botanica e social media. Non preoccupatevi: alla fine i conti torneranno! È un giallo con una base molto classica che sconfina in più generi letterari. Chi lo ha già letto, ha accostato il mio stile (con le dovute distanze, ci mancherebbe!) a quello di Joe R. Lansdale e a Quentin Tarantino, forse anche perché i dialoghi tra i due protagonisti Andrea e Sandro, sono fulminanti. Una sola avvertenza: il romanzo è stato scritto prima della pandemia ma, dopo averlo letto, stenterete a credere a questa mia affermazione.
La musica riveste un ruolo piuttosto importante in tutto il romanzo. Perché questa scelta?
Poco tempo fa, Paolo Sorrentino ha dichiarato che prima ancora di girare una scena, ha in mente la musica che la accompagnerà. A me succede lo stesso, da sempre. Prima ascolto una canzone, poi ci costruisco sopra un capitolo. Così è nata la playlist di ben 61 brani (disponibile su Spotify) che fa da colonna sonora al libro. Ogni capitolo è accompagnato da almeno una canzone. E spesso la musica si rivela fondamentale per il metodo di deduzione del protagonista. Che, non essendo un investigatore professionista, si affida molto alle intuizioni estemporanee. Si spazia tra alcune hit new wave, punk e rock degli anni ’70-‘80-’90 e pezzi contemporanei anche italiani, poi tanta elettronica e canzoni di artisti della scena giapponese e tedesca. Il titolo del romanzo, peraltro, cita un successo dei Bluvertigo del 1997.
Per quale motivo vale la pena leggere il tuo libro?
Sono convinto che possa piacere a tutti, anche a chi non è un assiduo lettore. Lo stile è molto veloce, i capitoli sono brevi e ci sono pochissimi momenti di “bonaccia” narrativa. Si tratta di una storia per persone curiose. Il protagonista, Andrea Straniero, è presente anche nel mio primo romanzo, interamente ambientato a Berlino, la sua (e anche la mia) città del cuore. Stavolta parte dalla capitale tedesca per volare a Kyoto e poi a Roma, prima di tornare in Germania. È anche un modo per viaggiare con la mente, visto che adesso è difficile anche solo pensare di prendere un aereo.