Pensiamo al futuro e ai nuovi mercati ma non dimentichiamo le richieste che da tempo arrivano a gran voce da due categorie già iscritte all’Oam (Organismo agenti e mediatori): agenti in attività finanziaria e compro oro. È l’appello che SimplyBiz ha raccolto lo scorso 7 giugno a margine del convegno sul decennale dell’Oam da Daniela Pascolini, responsabile del settore creditizio della Federpromm, la Federazione intercategoriale che raggruppa consulenti, promotori finanziari e operatori dei mercati finanziari, creditizi e assicurativi.
Italia fiore all’occhiello in Europa per la regolamentazione delle criptovalute
Nel corso del dibattito si è evidenziato come, molto spesso, la normativa sia in affanno rispetto a una realtà in rapida evoluzione. È quanto sta accadendo con le criptovalute, che stanno prendendo piede in assenza di una normativa di riferimento. Claudio Giannotti, docente ordinario di economia degli intermediari finanziari presso il dipartimento di giurisprudenza, economia, politica e lingue moderne dell’Università Lumsa, ha evidenziato come i giovani conoscano nel dettaglio molti aspetti delle criptovalute e approccino a volte gli investimenti, senza però avere contezza del sistema più generale nel quale questi investimenti si collocano. “Con i giovani c’è un problema relativo alle fonti delle informazioni, per cui Instagram finisce sullo stesso piano delle piattaforme di investimento, le quali, è bene ricordarlo, non sono tutte uguali”, ha precisato.
Di qui la necessità di un intervento per tutelare i consumatori e gli investitori, primi fra tutti i giovani. “All’Organismo e al sistema italiano va un grande plauso per aver intrapreso un percorso di regolamentazione che è all’avanguardia in Europa. L’esperienza dell’Oam rappresenta l’esordio di un approccio comune a livello europeo e questo è un aspetto da evidenziare in ogni sede, a mio avviso anche in maniera molto più marcata”, ha affermato Pascolini a margine del convegno.
La questione aperta del plurimandato per gli agenti in attività finanziaria
Negli ultimi tempi è stata sollevata da più parti la questione dei rischi di sopravvivenza per la categoria degli agenti in attività finanziaria, legati al vincolo del monomandato. In molti hanno chiesto l’eliminazione dell’obbligo. Lo aveva proposto la Federpromm in un incontro ufficiale con l’Oam a fine 2021 e ad aprile si è aggiunto l’appello dell’Assopam. “È diventato fondamentale un ampliamento della cosiddetta cassetta degli attrezzi degli agenti in attività finanziaria, se si vuole mantenerne la sopravvivenza. Peccato che nel convegno per il decennale non se ne sia parlato. Pensiamo ai cambiamenti in atto nel mercato con l’arrivo delle criptovalute ma non dimentichiamo la richiesta degli agenti di essere autorizzati a lavorare per più mandanti”, ha aggiunto la responsabile del settore creditizio della Federpromm.
La necessità di controlli nel settore dei compro oro
“Nel corso del convegno si è accennato brevemente ai compro oro. Meriterebbe una particolare attenzione il fatto che il comparto, dopo aver fatto un salto di qualità, necessiti ora della fondamentale attività di vigilanza. Gli operatori, con i quali ho avuto modo di confrontarmi, si sono adeguati alla normativa ma non si sentono ancora tutelati e chiedono maggiori controlli sugli operatori non regolamentati”, ha concluso Pascolini.