Direttiva energetica europea, Fiaip: no obblighi, sì incentivi fiscali strutturali

Fiaip LogoIl 24 gennaio, salvo cambiamenti, la Commissione Energia del Parlamento Ue approverà la nuova Direttiva europea per l’efficientamento energetico per essere poi discussa e varata dal Parlamento entro il 13 marzo. Il testo attuale prevede che dal 1° gennaio 2030 tutti gli immobili residenziali dovranno essere in classe energetica E per poi raggiungere la D nel 2033 e arrivare a emissioni zero tra il 2040 e il 2050. Sarebbero esentate da tale obbligo le dimore di “interesse storico”, gli edifici di culto, le abitazioni indipendenti con una superficie inferiore ai 50 mq e le case abitate per meno di quattro mesi l’anno (le seconde case).

La richiesta si scontra con la situazione del patrimonio immobiliare Italiano costituito per il 60% da immobili nelle due ultime classi energetiche (F e G) e per l’80% nelle ultime tre classi energetiche (F, G, E). L’allarme arriva dalla Federazione italiana agenti immobiliari professionali (Fiaip), che segnala l’eliminazione rispetto alla precedente versione del dicembre 2021, grazie anche alle pressioni della Federazione, la sanzione dell’impossibilità di vendere o affittare gli immobili in classi energetiche non adeguate. Spetterà, secondo la bozza attuale, ai singoli Stati decidere se e quali sanzioni applicare a chi non raggiungerà gli standard energetici fissati dall’Ue.

La direttiva va cambiata, perché così come impostata determinerebbe gravi conseguenze per il mercato in virtù dell’inevitabile svalutazione dell’80% del patrimonio immobiliare, considerato energivoro, impoverendo le famiglie italiane i cui risparmi per il 60% sono canalizzati in immobili, ma soprattutto mettendo a rischio la stabilità economica e sociale del Paese nell’ indebolire la più importante e strategica garanzia del debito pubblico nazionale, ovvero il valore della proprietà immobiliare diffusa – dichiara Gian Battista Baccarini, presidente nazionale Fiaip -. Siamo assolutamente favorevoli all’intento di agevolare il processo di transizione ecologica immobiliare, finalizzato a ridurre drasticamente le emissioni di Co2 nell’aria dettate per il 40% da consumi per il riscaldamento domestico ma non con tale modalità, ovvero introducendo un obbligo con inevitabile esborso vincolante di denari per i cittadini”.

Rendere permanenti gli incentivi fiscali immobiliari orientati all’efficientamento energetico, su tutti il Superbonus, e prevedere tassi di interessi agevolati con l’estensione della Garanzia Consap per i finanziamenti a supporto di tali interventi, secondo Baccarini, sono strumenti concreti “che potrebbero accompagnare la comunità nel riqualificare energeticamente i propri immobili in maniera volontaria e non coercitiva, e, soprattutto, in maniera più concretamente efficace”.