Dopo il calo dello 0,2% registrato a dicembre, a gennaio 2016 la stima degli occupati cresce dello 0,3%, con più 70.000 persone occupate, tornando al livello di agosto. Lo rileva l’Istat, sottolineando che la crescita è determinata dai dipendenti permanenti (più 99.000), mentre calano i dipendenti a termine (meno 28.000) e gli indipendenti restano sostanzialmente stabili.
L’aumento di occupati, spiega l’istituto, riguarda sia gli uomini sia le donne. Il tasso di occupazione, pari al 56,8%, cresce di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente.
La stima dei disoccupati a gennaio è stabile, sintesi di un calo tra gli uomini e di una crescita tra le donne. Il tasso di disoccupazione è pari all’11,5%, pressoché invariato dal mese di agosto.
La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 0,4% (-63 mila). Il calo è determinato dalla componente femminile e riguarda soprattutto le persone tra i 50 e i 64 anni. Il tasso di inattività scende al 35,7% (-0,1 punti percentuali).
Rispetto ai tre mesi precedenti, nel periodo novembre 2015-gennaio 2016 si registra il calo delle persone inattive (-0,3%, pari a -43.000) a fronte di un lieve incremento dei disoccupati (+0,3 %, pari a +9.000) e una sostanziale stabilità del numero delle persone occupate.
Su base annua il numero di occupati è in crescita dell’1,3% (+299.000), mentre calano sia i disoccupati (-5,4%, pari a -169.000) sia gli inattivi (-1,7%, pari a -242.000).
Nella nota metodologica sono riportati gli intervalli di confidenza dei principali indicatori non destagionalizzati.