“Secondo i dati di Bankitalia, i prestiti delle banche al settore privato hanno registrato, a febbraio, una contrazione su base annua del 2% (meno 1,8% a gennaio). Se le banche non ritornano immediatamente a far circolare il denaro, prestandolo a famiglie ed imprese, rischiamo di non sfruttare il buon momento legato ai bassi tassi di interesse e all’andamento delle compravendite, che, dopo 7 anni in negativo, nel 2014 erano tornate a crescere”. Così Massimiliano Dona, segretario dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Per fortuna a marzo è iniziato il Quantitative Easing. Si spera, quindi, che febbraio sia l’ultimo mese a segnare una contrazione, altrimenti Bce e Bankitalia dovranno intervenire”, ha aggiunto Dona.
Per l’Unione Nazionale Consumatori le banche dovranno anche abbassare gli spread, che sono più del triplo rispetto al periodo precrisi. A febbraio i tassi d’interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono stati pari al 3,01%, decisamente troppo alti considerati i bassi tassi di riferimento.