Il flop che finora ha fatto registrare la certificazione dei crediti con solo 3 milioni di euro sbloccati in 8 mesi, si legge in una nota, dipende dalla reale impossibilità da parte dello Stato italiano di pagare i debiti pendenti per non incidere sul pareggio di bilancio strutturale, come definito dal fiscal compact.
Un problema che può essere rimosso solo con un accordo preventivo con l’Unione europea che inquadri il pagamento dei crediti come una misura una tantum, non strutturale, e quindi a zero impatto sulla stabilità del bilancio dello Stato. Lo dimostra il caso della Spagna che ha concordato in sede europea una misura straordinaria di indebitamento per poter pagare le imprese. Grazie a questo accordo preventivo il governo di Madrid ha potuto già saldare debiti per 27 miliardi in 5 mesi.
“Un confronto impietoso – ha aggiunto Buzzetti – che ci deve spingere a trovare quanto prima una soluzione per porre fine a un’autentica finzione contabile che porta a nascondere il debito per non gravare sul bilancio. Un artificio che sta facendo chiudere migliaia di imprese”.
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