La macchina elettorale dell’Organismo agenti e mediatori (Oam) sta per mettersi in moto. Domani, mercoledì 28 aprile, il presidente ad interim Michele Faldella riceverà i nominativi dei 16 candidati dei consigli ristretti delle associazioni e federazioni partecipanti all’Oam, e cioèbanche, intermediari finanziari, istituti di moneta elettronica e istituti di pagamento (lista A), da un lato, e, agenti in attività finanziaria e mediatori creditizi (lista B), dall’altro.
Le associazioni delle due categorie, i partecipanti A e B, presenteranno 8 candidati ciascuna ed entro una settimana agenti e mediatori potranno esprimersi per la prima volta attraverso elezioni online. Dai risultati elettorali verranno fuori due liste di 6 candidati ciascuna. A quel punto i partecipanti del gruppo A eleggeranno due candidati dalla lista B e i candidati della lista B eleggeranno due candidati della lista A.
C’è grande fermento per quello che rappresenterà un passaggio di consegne importante, che avviene in un momento di grande incertezza per l’economia, segnata dagli effetti della pandemia.
Per sondare il polso della situazione abbiamo chiesto alle associazioni che raggruppano agenti e mediatori cosa si aspettano riguardo alle candidature che verranno presentate. Riportiamo di seguito le risposte di Angelo Spiezia, coordinatore della consulta dei mediatori creditizi della Fimaa, e Vincenzo Barba, vicepresidente di Assoprofessional.
Si rinnova il consiglio direttivo Oam, pensate sia opportuno ricandidare i membri rieleggibili o puntare su volti nuovi?
Assoprofessional, Vincenzo Barba: “I componenti del Consiglio uscente meritano un plauso per l’attività svolta anche in un periodo di particolare gravità epidemiologica che stiamo ancora vivendo. Ritengo che l’intera categoria debba riconoscere la validità di quanto prodotto non solo in tema di controllo e gestione degli elenchi, ma anche di capacità di essere attenta a tutte le problematiche che il settore deve affrontare quotidianamente”.
Fimaa, Angelo Spiezia: “I volti nuovi sono sempre benvoluti nei gruppi ben avviati e delineati. Riteniamo si possa valutare di puntare su di loro, in aggiunta a soggetti rieleggibili che abbiano operato bene e nell’interesse della categoria già in passato”.
Ci sono figure che a vostro avviso meritano di entrare nel consiglio direttivo?
Assoprofessional, Vincenzo Barba: “Con l’evoluzione del mercato e la spinta maggiore a problematiche legate al web e ai prodotti di finanziamento, ormai vendibili solo attraverso piattaforme telematiche, c’è senza dubbio la necessità di poter disporre di un Comitato attento e in grado di valutare con la giusta attenzione quanto avviene nel mercato, affinché lo stesso sia immune da attività non conformi alle normative in atto”.
Fimaa, Angelo Spiezia: “Le figure che cerchiamo sono persone che conoscano bene il mondo dell’intermediazione del credito. Persone che abbiano un trascorso nel mondo delle banche e delle finanziarie ma che possano vantare un’esperienza anche nel comparto della mediazione”.
È opportuno che ci sia anche una componente femminile nel consiglio direttivo, visto che il numero delle donne nel settore della mediazione del credito è in forte aumento?
Assoprofessional, Vincenzo Barba: “Con apposito comunicato stampa, ripreso anche dal vostro quotidiano online, abbiamo sottolineato la necessità di prevedere nel board una corretta presenza della componente femminile, anche perché nel nostro settore sempre più donne si stanno affermando professionalmente. Il nostro auspicio è che il settore sia pronto ad attribuir loro il giusto merito anche per contributo di idee e di programmi”.
Fimaa, Angelo Spiezia: “Le donne rappresentano purtroppo un tallone di Achille per la nostra categoria, perché sono ancora poco presenti nell’intermediazione del credito. Le quote rosa vanno sicuramente incrementate. Se ci saranno candidate valuteremo, come sempre, sulla base delle competenze”.