Elio Mungo, ceo di Poleecy: “Ecco la nostra rivoluzione: micropolizze digitali contro rischi di breve durata, capaci di adattarsi alle esigenze dei clienti”

Mungo, PoleecyUnire la tecnologia della georeferenziazione a quella delle blockchain e degli smartphone per consentire alle persone di ricevere in modo automatico offerte di micropolizze assicurative che coprono rischi di breve durata relativi alle diverse attività in cui possono essere impegnate. Detta in questo modo può sembrare un po’ complicata, invece l’idea alla base della nuova piattaforma insurtech Poleecy mira a fare della semplicità uno dei suoi punti di forza. Per comprendere meglio il funzionamento di Poleecy abbiamo raggiunto al telefono Elio Mungo, ceo e cofondatore della nuova realtà.

Può spiegarci in modo concreto come funziona Poleecy?
Come prima cosa è necessario scaricare la nostra app, che è completamente gratuita, sul proprio smartphone. Una volta fatta questa semplice operazione il resto avviene in modo automatico: grazie all’uso combinato di sofisticate tecnologie d’avanguardia, mentre si va in giro per i propri impegni e le proprie occupazioni, attraverso il cellulare si ricevono proposte di polizze assicurative che possono coprire i rischi collegati a queste attività.

Quindi, per fare un esempio concreto, se metto piede in un aeroporto sul telefono mi arriverà l’offerta di una polizza rischi collegata a un viaggio?
Esattamente. E lo stesso vale se vado in uno spazio dove si tengono concerti: anche in quel caso arriverà l’offerta di una polizza a copertura dei rischi. Idem se entro in una palestra. Gli esempi potrebbero essere moltissimi: dalla partita di calcetto con i colleghi alla gita in bicicletta. La cosa interessante, che differenzia il nostro sistema da tutti gli altri, è il fatto che il contratto che viene offerto al possibile cliente è gestito da una blockchain, che è in grado di adeguare la durata della polizza alla tipologia di evento in cui è coinvolto il destinatario. Quindi se vado a una partita di pallone di Coppa la polizza che mi viene offerta a copertura dei rischi potrebbe passare dalla durata di 90 minuti a quella di 120 per coprire i tempi supplementari. Questo meccanismo di “adattamento delle polizze” offre chiaramente dei vantaggi notevoli. Riprendendo l’esempio di prima della gita in bicicletta, se il potenziale cliente vuole andare dal punto A al punto B la nostra app non solo gli propone una polizza contro infortuni, ma può anche suggerirgli delle strade alternative che riducono il rischio di incidenti, perché più sicure e meno trafficate, associandole a una polizza più economica.

Le polizze che offrite sono solo per infortunio?
Sì, al momento non copriamo il settore delle polizze vita.

Sono completamente digitali?
Esatto, la carta è completamente assente, tutto viene gestito tramite smartphone.

Qual è l’importo medio di una vostra polizza?
Quelle che offriamo sono polizze di valore estremamente contenuto, che solitamente non eccede i 20 euro.

Il vostro progetto ha preso il via il 20 settembre. Su cosa vi concentrerete in questa prima fase?
Vogliamo arrivare alla fine dell’anno avendo venduto almeno 2.500 polizze. Quello che ci interessa in questo momento non è tanto vendere ma verificare che il sistema funzioni alla perfezione e che i clienti ci inviino i loro riscontri per capire cosa possiamo migliorare e cosa eventualmente modificare.