Ma la mancata personalizzazione e pertinenza dei messaggi non è l’unico disagio che i consumatori dichiarano di dover sopportare, e a cui i marketer potrebbero ovviare con piccoli accorgimenti: il 30% dichiara infatti di non riuscire a cancellarsi dalla lista d’invio di comunicazioni non pertinenti, mentre per un altro 22% i messaggi arrivano sempre nei momenti sbagliati della giornata, ad esempio mentre si è al lavoro.
Capitolo a parte merita la percezione da parte dei consumatori dei canali scelti dalle aziende per comunicare: a fronte di una vertiginosa crescita della comunicazione d’impresa social, infatti, questa viene ritenuta eccessivamente invasiva dai consumatori, e solo il 26% cita questi canali tra i suoi preferiti. Ai social media vengono infatti ancora preferiti strumenti più tradizionali, come l’invio di newsletter via e-mail (46%) o di omaggi, promozioni e incentivi all’acquisto (70%).
La maggiore segmentazione del mercato e della clientela sembra comunque essere ora fra le priorità dei marketer. Quasi 7 addetti ai lavori su 10 (69%) hanno infatti dichiarato di porre particolare attenzione ad essa e anche alla scelta dei canali dei comunicazione. Un obiettivo che sembra condiviso un po’ da tutti, nell’e-business (75%) come nel più tradizionale business retail (65%).