Experian: mutui, a febbraio domanda scesa del 4%. Bene i prestiti. Credito italiano sempre più digitale

Experain LogoA febbraio sono aumentate le richieste di prestiti personali e finalizzati, salite rispettivamente del 7,24% e del 4,98% rispetto a gennaio, mentre sono diminuite del 4,08% le domande di mutuo. È quanto emerge dal Rapporto sul credito italiano – trends & insights, diffuso ieri da Experian.

Il report conferma l’aumento nell’utilizzo di piattaforme digitali per le richieste di credito, con un +1,3% rispetto a gennaio. Se analizzato su tempi più lunghi, il passaggio al digitale si rivela una tendenza inarrestabile: tra febbraio 2022 e febbraio 2019 l’incremento è stato del 122%.

“Durante il mese di febbraio abbiamo visto confermarsi il trend generalmente positivo iniziato a gennaio – spiega Armando Capone, chief commercial officer di Experian -. Appare particolarmente promettente la crescita dei prestiti personali che, qualora fosse confermata anche nei prossimi mesi, potrebbero avvicinarsi ulteriormente ai valori pre-pandemia. Si tratta di un ulteriore segnale importante di ritorno alla normalità, anche in vista della prossima auspicata conclusione dello stato d’emergenza in Italia. Le prospettive in questo senso sono di un possibile ulteriore impatto positivo sulla fiducia dei cittadini e di conseguenza sul credito. E sempre di più i prestatori si baseranno sulle informazioni di credito per assicurarsi che alle persone vengano offerti prestiti che possono permettersi di ripagare”.

La riscossa dei prestiti

La rincorsa dei prestiti personali, il finanziamento che più aveva subito la crisi covid, verso valori pre-pandemici continua. Nel corso di febbraio Experian evidenzia un’importante crescita ritornando ai livelli di febbraio 2020, anche se rimangono lontane le richieste registrate a febbraio 2019.

La richiesta di prestito personale è aumentata del 7,24% rispetto a gennaio 2022 e del 15,73% rispetto a febbraio 2021; si mantiene però ancora su livelli più bassi sia di febbraio 2020 (-0,54%), che di febbraio 2019 (-28,43%).

Anche la domanda di prestito finalizzato ha registrato una leggera crescita a febbraio. “In questo caso però i dati del 2019 sono già ampiamente superati, confermando che gli italiani sono tornati a fare affidamento a questo tipo di finanziamento: +4,98% (rispetto a gennaio 2022), -10,93% (febbraio 2021), +28,49% (febbraio 2020), +3,27% (febbraio 2019)”, precisa Experian.

Il telefono cellulare rimane il motivo principale per la richiesta di un prestito finalizzato, anche se la percentuale diminuisce dal 32,9% di gennaio 2022 a 28,1% di febbraio 2020. Crescono invece le richieste per l’acquisto di un’automobile nuova, da 10,10% a 12,6% e per un’automobile usata, da 6,9% a 7,2%.

Focus sui mutui

Il rapporto di Experian ha rilevato invece un trend leggermente negativo per le richieste di mutui, con l’indicatore a -4,08% rispetto a gennaio. La domanda risulta in flessione del 6,97% rispetto a febbraio 2021 e del 9,54% rispetto a febbraio 2019. È invece su livelli più elevati del 14,35% rispetto a febbraio 2020.

L’unico dato leggermente positivo è l’aumento dell’importo finanziato che è salito a 137.983 euro da 136.495 euro”, si legge nell’analisi.

I dati regionali

Se spostiamo il focus sulle realtà regionali possiamo osservare un’Italia a due velocità: i prestiti finalizzati hanno ottenuto ottimi risultati nel Nord Italia: Liguria (+12,72%), Piemonte (+11,21%), Emilia-Romagna (+11,19%), Lombardia (+10,26%) e Veneto (+10,25%). Al contrario, i prestiti personali hanno performato meglio nel Centro-Sud: Toscana (+10,88%), Marche (+9,97%), Campania (+9,79%), Umbria (+9,4%) e Molise (+9,4%)

Senza grosse oscillazioni regionali dei mutui: spiccano Liguria (-5%), Basilicata (-4,71%) e Toscana (-3,78%). Poche le regioni positive, sempre una variazione molto ridotta: l’unica a superare l’1% è il Friuli (+1,63%).