L’accesso al credito per micro e piccole imprese, il rapporto con le banche e con le istituzioni, ma soprattutto le proposte del mondo dei confidi perché, in una situazione senza precedenti, si mettano subito in campo le azioni necessarie per favorire l’accesso al credito delle micro e piccole imprese. Sono gli argomenti che saranno al centro del dibattito il 13 e il 14 novembre alla convention annuale di Fedart Fidi dedicata a Nuovi modelli e servizi per una nuova operatività al servizio delle microimprese.
Fedart chiede al Governo di avviare quanto prima l’iter di notifica alla Commissione europea della norma che, anche grazie all’attività istituzionale della federazione stessa, ha riconosciuto ai confidi la possibilità di imputare a patrimonio i fondi pubblici che detengono. “Si tratta di una norma fondamentale per accrescere la capacità del sistema di supportare le imprese minori, facendo fronte alle sofferenze in crescita ed erogando maggiori volumi di garanzie – precisa la federazione in un comunicato stampa di presentazione -. Occorre dare attuazione alla norma con la massima rapidità e nella forma individuata dalla legge, su cui è confluita la volontà di tutto il Parlamento con un voto all’unanimità”.
Il sistema confidi
“La garanzia mutualistica si riconferma il core business del sistema, ma non è più sufficiente a soddisfare le richieste delle imprese associate – afferma Giacomo Cioni, presidente Fedart Fidi -. Oggi il mercato lancia nuove sfide e apre prospettive inesplorate di operatività. Devono essere create, dunque, le condizioni affinché i confidi possano svolgere la loro mission di soggetti mutualistici facilitatori dell’accesso al credito delle micro e piccole imprese. Nel nuovo modello di confidi una posizione di primo piano deve essere riservata al credito diretto di piccolo importo, un mercato ormai poco servito dalle banche. Una importante opportunità proviene dalla norma che, accogliendo una proposta presentata da Fedart, amplia la possibilità per i confidi di svolgere attività diverse dalla garanzia mutualistica fino al 49% dei volumi operativi”.
Fondo di garanzia
La riforma 2019 non ha consentito di raggiungere gli obiettivi che ci si era prefigurati e l’operatività 2020 ha irrigidito ulteriormente le criticità delle pmi ad accedere al credito attraverso la garanzia pubblica. Così Cioni: “Dobbiamo dare valore all’esperienza di alcuni Confidi che hanno saputo “reinventarsi” assorbendo le criticità operative e organizzative del sistema bancario, intercettando le esigenze delle imprese, valorizzando la prossimità e la relazione diretta con il tessuto produttivo. Auspichiamo che il Fondo di Garanzia ritorni al più presto a percentuali di intervento utili alle imprese e sostenibili per il sistema Paese. Una volta tornati alle regole ordinarie occorre riprendere il confronto con le Istituzioni”.
Strategici i fondi antiusura
“I fondi antiusura devono tornare a portare benefici al sistema produttivo. Oggi le risorse di questo importante strumento dello Stato rimangono quasi del tutto inutilizzate per una normativa troppo complicata e regole di funzionamento inadeguate. Serve una riforma complessiva che ampli la gamma dei soggetti beneficiari e le modalità di intervento anche al credito diretto di piccolo importo, riconfermando la finalità sociale, oltre che economica, di queste risorse”, prosegue la nota.
I programma della due giorni
Domani, venerdì 13, a partire dalle 15, sarà presentata la ventiquattresima ricerca sullo stato del credito e delle garanzie alle pmi in Italia, che fotografa per i confidi Fedart un 2019 nel complesso buono. Con 3,1 miliardi di euro di nuovi finanziamenti garantiti nell’anno, 1,7 miliardi di euro di nuove garanzie erogate nell’anno e 620.000 imprese socie la federazione riconferma un posizionamento sostanzialmente rilevante nel mercato della garanzia
Dopo la relazione di Giacomo Cioni, presidente Fedart Fidi, sono previsti gli interventi di Giorgio Merletti, presidente Confartigianato Imprese; Daniele Vaccarino, presidente CNA e Gianmarco Dotta, presidente Assoconfidi. Alle 15.40 ci sarà, a cura di Federica Ricci, Fedart, la presentazione dei dati dell’annuale ricerca sull’accesso al credito delle micro e piccole imprese, con i principali fenomeni e trend dei Confidi Fedart. Dalle 16 gli interventi di Giorgio Gobbi, vice capo del Dipartimento di Economia e Statistica Banca d’Italia, Gianfranco Torriero, vice direttore generale Abi e gli onorevoli Sara Moretto e Guido Guidesi. Conclusioni a cura di Giuseppe Bronzino, ministero dello Sviluppo Economico.
Sabato 14 si terranno le assemblee che eleggeranno la governance per i prossimi tre anni.