Creare un fronte unico fra tutte le organizzazioni rappresentative del settore dei consulenti finanziari per tutelare delle figure professionali di tutta la filiera dell’intermediazione finanziaria, creditizia e assicurativa. È la proposta della Federpromm per aumentare il peso politico sulle decisioni che riguardano la categoria, a seguito del dibattito interno alla organizzazione sindacale sull’argomento.
“Soprattutto in un contesto economico e professionale sempre più complesso, in cui il ruolo svolto dai consulenti finanziari è centrale per la gestione delle finanze e degli investimenti di milioni di italiani, con l’obbiettivo di avere maggiori tutele sul piano contrattuale, è scaturita la decisione collegiale, di avviare un confronto aperto con tutte le rappresentanze associative del settore”, si legge in un comunicato stampa.
La Federpromm auspica un confronto che raccolga molti consensi da parte dei diversi interlocutori che hanno a cuore la professione di tali qualificati operatori. “Sicuramente un’occasione propizia sarà quella di affrontare tali questioni nell’ambito dei vari programmi elettorali – conclude la nota -. In vista della celebrazione del prossimo congresso dell’associazione di categoria Anasf prevista in autunno. Un’occasione, infine, che sia da stimolo al confronto per affrontare con spirito aperto e democratico i complessi problema del settore, specificatamente sugli aspetti delle tutele contrattuali e del welfare”.